Categorie: Mercato

In asta da Christie’s la collezione dell’architetto Ieoh Ming Pei

di - 12 Settembre 2019

Si inizia a guardare alle aste autunnali e la casa fondata da James Christie dichiara di avere già pronti dei pezzi degni di piena attenzione: si tratta delle opere provenienti dalla prestigiosa collezione di Ieoh Ming Pei, mancato quest’anno all’età di 102 anni, e della moglie Eileen. Uno dei più acclamati architetti degli ultimi 50 anni e vincitore del premio Kritzler nel 1983, I.M. Pei è principalmente noto per aver realizzato nel 1989 la Piramide del Louvre, che tanto fu criticata ai tempi della costruzione ma che divenne ben presto uno dei simboli della città. Formatosi negli Stati Uniti, dove si è naturalizzato americano nel 1954, è stato allievo di Marcel Breuer ed il suo stile, influenzato dagli studi su Le Corbusier, Frank Lloyd Wright e Walter Gropius lo ha portato ad essere considerato uno degli ultimi maestri del modernismo.

Ieoh Ming Pei (courtesy of Josef Astor)

La collezione è stata costruita assieme al sapiente occhio curatoriale della moglie Eileen nell’arco dei 72 anni del loro matrimonio e conta 59 opere tra dipinti, disegni, lavori su carta e sculture, per un valore totale che ammonta a circa 25 milioni di dollari. Si tratta di un ensemble che combina lavori provenienti da tradizioni diverse dell’arte occidentale e orientale, impegnando così diversi dipartimenti della casa d’aste inglese, come Impressionist & Modern Art, Post-War & Contemporary Art, Asian 20th Century Art e Chinese Paintings, per le serate di novembre e dicembre a New York, Hong Kong e Parigi. Probabili protagonisti di queste serate saranno opere di Jean Dubuffet, Barnett Newman e Zao Wou-Ki.

Jean Dubuffet, La Brouette, 1964 (courtesy of Christie’s)

La Brouette (1964) di Jean Dubuffet, amico intimo dei coniugi Pei, è stimata tra 350mila e 550mila euro ed è uno dei lavori al centro del ciclo Hourloupe, durato 12 anni a partire dal 1962. Questo ciclo è caratterizzato dall’utilizzo da parte dell’artista di oggetti quotidiani ed utensili, dapprima realizzati bidimensionalmente e poi anche in sculture, come forni a gas, sedie, scale o la carriola, divenuta emblematica del suo stile.

Barnett Newman, Untitled 4, 1950 (1950) (courtesy of Christie’s)

Untitled 4, 1950 (1950) e Untitled 5, 1950 (1950) di Barnett Newman appartengono ad un ristretto gruppo di dipinti realizzati nel 1950 e caratterizzati dall’utilizzo più o meno celato di uno sfondo nero. La stima di Untitled 5, 1950 si aggira intorno ai 5 milioni di dollari mentre quella di Untitled 4, 1950 si trova nell’area degli 8 milioni di dollari. Questi due lavori fanno parte di un gruppo di sei, tre dei quali si trovano in collezioni di musei come MoMa, Arti Insititute of Chicago e Menil Collection a Houston, e sono stati acquistati dai coniugi Pei a metà degli anni ’70 direttamente dalla moglie dell’artista, Annalee, che rimase vicina a loro anche dopo il decesso del marito nel 1970.

Zao Wou-Ki, 27.3.70 (1970) (courtesy of Christie’s)

27.3.70 (1970) di Zao Wou-Ki è uno dei pezzi forti della Asian 20th Century Art evening sale che si terrà il 23 novembre a Hong Kong, con una stima che va dai 4.1 ai 6.1 milioni di dollari. Wou-Ki, anch’esso amico intimo della coppia di collezionisti, si è formato in Cina per poi spostarsi a Parigi, dove il suo stile si è sviluppato nell’influenza dell’Impressionismo, dell’Espressionismo e in un secondo momento dell’Astrattismo, guardando costantemente, però, ad una sintesi delle tradizioni occidentale e orientale, sintesi di cui quest’opera è un emblema.

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