I suoi numeri all’asta sono cresciuti esponenzialmente, e ora KAWS, all’anagrafe Brian Donnelly, ha deciso di testare il mercato per l’arte in realtà aumentata.
I suoi popolarissimi personaggi della serie Companion sono diventati protagonisti di “EXPANDED HOLIDAY” una collaborazione tra l’artista e la piattaforma di arte digitale Acute Art, che prevede 12 versioni in realtà aumentata delle creature di KAWS che fluttuano sopra 11 città in tutto il mondo, visualizzabili solo tramite l’app di Acute Art.
Il progetto offre agli utenti la possibilità di acquisire edizioni a tempo, basate su abbonamento, per 7 dollari a settimana o 30 dollari per un mese. La società aveva inoltre pianificato di produrre 25 sculture in edizione limitata per acquisizione permanente per 10mila dollari ciascuna. Donnelly alla fine ha deciso di ritardare l’uscita di queste opere alla luce della pandemia globale. Nel frattempo, alla luce della pandemia, l’azienda ha esteso la collaborazione con KAWS aggiungendo una serie di sculture in miniatura (virtuali) gratuite, posizionabili nella propria casa, disponibili fino al 15 aprile.
Gli aspetti commerciali della collaborazione tra KAWS e Acute Art sono una assoluta novità per il mercato, offrendo le possibilità di vendere sia l’arte online che l’arte in realtà aumentata.
Nell’attuale condizione internazionale, con la maggior parte del mondo dell’arte in stallo, questa nuova modalità di fruizione e vendita dell’arte sembra offrire un modo sofisticato di interagire e comprare arte rimanendo distanti.
Daniel Birnbaum, ex direttore del Moderna Museet di Stoccolma e ora direttore artistico di Acute art, ha indicato il pubblico globale di KAWS come la forza trainante del successo della collaborazione. Ha dichiarato che Acute Art ha visto 100mila download di app nei giorni successivi al lancio di “EXPANDED HOLIDAY”, con un totale di download che si aggirano intorno ai 250mila. Ma le edizioni su piccola scala, che erano disponibili per l’acquisto o il noleggio, potrebbero avere un impatto ancora maggiore”. “Puoi diventare il tuo curatore e posizionare questo piccolo oggetto nella tua cucina, nel salotto di tua madre, nel bagno della tua ragazza. Puoi condividerlo con gli amici, inviarlo come un post: è diventata questa cosa incredibilmente visibile“ prosegue Birnbaum, sottolineando come il progetto non ha solo delle valenze commerciali. Acute Art infatti non nasce come un sistema di vendita, ma di democratizzazione della realtà aumentata e della realtà virtuale.
Il dato che emerge è come queste tecnologie possano essere applicate anche al mercato, un nuovo strumento di cui nel futuro più prossimo le gallerie, le fiere e i vari attori del settore dovranno confrontarsi.
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