Correva l’anno 2019 e ad Art Basel Miami, la sorella più eccentrica e a tratti kitsch del colosso di MCH Group, una banana attaccata a uno strappo di scotch argentato faceva urlare allo scandalo («Ah, questa è arte?!»). Si parlò per giorni del valore dell’arte, del valore delle certificazioni, Perrotin vendeva alcune versioni nel suo stand, fino alla cifra stellare di $ 150.000. L’artista David Datuna ne mangiò una direttamente dal booth («E adesso che cosa si vende?», «Che cosa resta?»), mentre un esemplare fu donato qualche tempo più tardi al Guggenheim Museum da un collezionista senza nome. O più precisamente: ad essere donate furono l’autentica e le istruzioni per ricreare l’opera esatta, e quindi “originale”. A cinque anni di distanza, Sotheby’s annuncia il grande ritorno: Comedian di Maurizio Cattelan – questo il suo nome – andrà all’asta a novembre, tra le super vendite d’autunno di New York. La stima? $ 1-1,5 milioni.
S’inserisce sul filone di capolavori audaci che hanno ridefinito l’arte – o che almeno ci hanno provato, tra fan entusiasti e indomabili detrattori – Comedian. Come la Fontana di Marcel Duchamp, un orinatoio in porcellana readymade capovolto, montato su un piedistallo e firmato con uno pseudonimo nel 1917. Ancora, l’Erased de Kooning Drawing di Robert Rauschenberg, vale a dire un artista leggendario che nel 1953 deturpò l’opera di un altro gigante per destabilizzare la nozione di “originalità artistica”. Chi è il genio, qui? Ci si avvicina ai giorni nostri con lo squalo di Damien Hirst del 1991, quello da «12 milioni di dollari» che dà il nome al best seller di Donald Thompson. Fu un altro “scandalo”, diede ancora da parlare. Mentre Love is in the Bin di Banksy acquisiva valore dopo essere stato sminuzzato, fatto a pezzi, triturato, proprio in corso d’asta, da Sotheby’s, nel 2018. Nel 2021 ripassava all’incanto per un prezzo monstre di £ 18,6 milioni.
«Le opere d’arte più influenti e radicali dell’ultimo secolo», commenta a caldo David Galperin, Head of Contemporary Art, Sotheby’s, Americas, «hanno avuto il potere di cambiare radicalmente la percezione della natura stessa dell’arte. In questo spirito, Comedian è un’opera provocatoria di puro genio». E già il pronostico degli esperti parla forte e chiaro, punta dritto a un risultato a sette cifre – non così inverosimile, per un artista che nel 2011 allestiva un’enorme retrospettiva al Guggenheim di New York. E ha in curriculum mostre al MoMA (1998), al Centre Pompidou (2000), al Museum of Contemporary Art di Los Angeles (2003), al Louvre (2004), alla Menil Collection di Houston (2010), diverse partecipazioni alla Biennale di Venezia. A proposito di caratura museale.
Ricapitolando: una banana più un pezzo di scotch, uguale un milione? «Se nel profondo, Comedian mette in discussione la nozione stessa del valore dell’arte», interviene ancora Galperin, «allora mettere l’opera all’asta questo novembre sarà la realizzazione definitiva della sua idea concettuale essenziale: il pubblico avrà finalmente voce in capitolo nel decidere il suo vero valore». Farà un bel giro del mondo prima del verdetto finale a New York la banana di Cattelan, passerà da Londra, Parigi, Hong Kong, Dubai, Taipei, Tokyo, Los Angeles. È prevista anche una tappa italiana, a Milano, il prossimo 31 ottobre. Non sono ammessi scivoloni.
Due "scugnizzi" si imbarcano per l'America per sfuggire alla povertà. La recensione del nuovo (e particolarmente riuscito) film di Salvatores,…
Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…
La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…
Si intitola “Lee and LEE” e avrà luogo a gennaio in New Bond Street, negli spazi londinesi della casa d’aste.…
Un'artista tanto delicata nei modi, quanto sicura del proprio modo d'intendere la pittura. Floss arriva a Genova in tutte le…
10 Corso Como continua il suo focus sui creativi dell'arte, del design e della moda con "Andrea Branzi. Civilizations without…