Dopo i numeri di Christie’s della serata di Lunedì, con la sua asta ibrida, tra moderno e contemporaneo, Sotheby’s rilancia con la sua vendita di arte contemporanea già ampiamente annunciata via Instagram e Twitter. Dei 63 lotti proposti 55 sono stati venduti, ottenendo un totale di 379 milioni, molto di più della stima totale iniziale di 320 milioni, anche se la serata è stata un po’ sofferta.
Il top lot della serata è stato il magnifico dipinto di Mark Rothko Untitled (Yellow and Blue) del 1954, che, però, ha superato a malapena la stima bassa di 40 milioni, totalizzando 46,5 milioni.
Sorte simile per The Ring (Engagement) di Roy Lichtenstein. Partito da una base d’asta di 31 milioni, dopo alcuni minuti di offerte ha faticato a raggiungere i 37 milioni, molto lontano dalla stima alta tanto annunciata di 50 milioni.
Entrambe i dipinti sono andati nelle mani di due collezionisti asiatici, come anche Abstraktes Bild del tedesco più amato delle aste del contemporaneo Gerhard Richter, venduta a 28,5 milioni. Sembra non finire mai il momento positivo per il mercato di Richter, cresciuto vorticosamente nel giro di pochissimi anni, solo nel 2005 un suo lavoro, stimato intorno al milione e mezzo fu venduto a poco più di un milione, una cifra molto lontana dai numeri di oggi.
A brillare nella serata newyorchese è stato Christopher Wool, che con Riot ha superato il suo record mondiale. A battersi per l’opera sono stati Larry Gagosian e Philippe Ségalot, entrambi a fare le veci di due loro clienti, ma nessuno dei due l’ha spuntata. Un collezionista europeo ha speso 29,9 milioni di dollari per il dipinto, molto di più della sua stima iniziale di 18 milioni.
Supera il suo record personale anche Sigmar Polke, che aveva stupito lo scorso anno in fase d’asta e che conferma il momento positivo con la vendita per 27 milioni di dollari il triplo rispetto al suo precedente record.