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Immaginate di essere al computer, quando vi arriva una mail dall’azienda per cui lavorate, che vi propone un grande affare: acquistare in blocco delle azioni dell’azienda stessa, per salvarla dalla crisi. Il messaggio è arrivato ai dipendenti di Sotheby’s, che con stupore hanno accolto la notizia. Naturalmente l’acquisto delle azioni è volontario, ma qualche riga più in basso si legge che se ogni dipendente scegliesse di comprare delle azioni si eviterebbe di arrivare a dei licenziamenti.
Un velato ultimatum, che arriva proprio un giorno dopo dalla chiusura delle aste newyorchesi, che hanno portato oltre un miliardo di dollari. Nonostante il successo le azioni di Sotheby’s sono crollate fino al 16 per cento dopo questa settimana in cui l’azienda ha registrato un calo del 9 per cento nei ricavi del terzo trimestre e ha attestato una pigrizia nel mercato. Infatti, dopo la vendita della collezione Taubman, messa in garanzia per 500 milioni, il 9 novembre l’azienda ha dichiarato che fino al 2016 non saprà se la raccolta è stata redditizia, e di conseguenza ha tagliato la sua previsione per il quarto trimestre. Queste mosse hanno portato un ulteriore crollo del 3,3 per cento delle azioni, portandole a 29 dollari. (Roberta Pucci)