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Tutto è bene quel che finisce bene. Dopo qualche giorno dalla denuncia di Christie’s che vedeva Jose Mugrabi colpevole di un mancato pagamento, e dopo la difesa dell’indiziato, le due parti sembra abbiano trovato un accordo.
Anche se al momento dell’acquisto Mugrabi stava facendo le veci di un suo cliente, di fronte alla Corte Suprema di Manhattan lunedì il figlio del commerciante ha detto che il padre da allora si sarebbe impegnato a versare l’importo dovuto. «È nostra responsabilità, quindi stiamo pagando per questa opera, che diventerà di nostra proprietà» ha detto Alberto Mugrabi.
Il caso è davvero insolito, perché raramente le case d’asta agiscono in maniera così dura nei confronti dei clienti che ritardano nei pagamenti, soprattutto in pubblico.
Ancora meno si è agisce con tale forza quando il cliente in questione è stato per anni uno dei collezionisti più attesi durante le aste. Forse in tempi di crisi i 32 milioni dovuti da Mugrabi non sono spiccioli, e ci si dimentica delle convenzioni e delle buone maniere da casa d’asta, per questo da Christie’s sono tutti felici di questa soluzione positiva.
Con buona pace del dipinto di Basquiat che finalmente ha trovato una casa. (Roberta Pucci)