Alle spalle, le sedi consolidate di New York, Seoul e Londra e gli esperimenti di altre aperture pop-up stagionali nelle città di Aspen, Palm Beach, Taipei e Pechino. Ora la galleria Lehmann Maupin punta su Milano e trova ospitalità, dal 12 aprile al 21 giugno, negli spazi di Circolo: l’organizzazione no-profit avviata dalla collezionista Nicole Saikalis Bay, che la definisce come una «piattaforma dinamica e vibrante volta a ospitare creatività, innovazione e collaborazioni nel mondo dell’arte», situata al numero 48 di Via della Spiga nel cuore del quadrilatero della moda, in pieno centro città. Sicuramente aprile è un mese strategico. Nei suoi giorni si allineano gli eventi culturali più importanti e centrali a livello internazionale, atomizzati in tutto il territorio italiano.
Perché investire su Milano? La co-fondatrice della galleria Rachel Lehmann, fondata insieme a David Maupin a New York nel 1996, afferma che la scelta è nella posizione unica e strategica che la metropoli italiana ha nel settore dell’arte e della cultura, da un punto di vista internazionale. Una città sede di numerosi e importanti musei e collezioni private, che la rendono «un’attrazione per un pubblico globale di collezionisti, curatori e altre gallerie». Inoltre, «la nostra decisione di aprire uno spazio pop-up a Milano è in linea prima di tutto con le esigenze dei nostri artisti e con il nostro impegno a cercare sempre nuove strade per far conoscere a un pubblico più ampio il nostro ricco programma», conclude la co-fondatrice.
Il nuovo spazio milanese della galleria verrà guidato dalla partner Jessica Kreps, che lo presenta come «una testimonianza dell’impegno a interagire con le diverse scene artistiche globali e a presentare i nostri artisti a nuove aree geografiche». Un’iniziativa che permetterà a Lehmann Maupin di presentare per la prima volta in Italia alcuni dei loro artisti, inaugurando una collettiva formata dalle opere inedite di Nari Ward, Miami Hernan Bas, Mandy El-Sayegh, Loriel Beltrán, Billy Childish e Alex Prager, insieme a una nuova serie di Catherine Opie e Todd Gray.
«Anche la vicinanza della città [Milano] a Venezia è stata un fattore naturale nel nostro processo decisionale: vogliamo capitalizzare questo momento speciale nel mondo dell’arte», afferma sempre Jessica Kreps. Infatti, questa apertura sarà anche una felice occasione per la galleria per celebrare le fruttuose attività dei suoi artisti in Italia, vedendo la partecipazione di Kim Yun Shin a Foreigners Everywhere, la 60° edizione della Biennale di Venezia, e la prossima retrospettiva di Nari Ward nella monumentale Pirelli HangarBicocca di Milano, che inaugurerà il 28 marzo.
Con i suoi 28 anni di storia che la rendono una delle galleria più grandi e importanti nel panorama artistico mondiale, Lehmann Maupin non perde occasione per annunciare che lancerà anche un’ulteriore nuova sede pop-up lungo la Cork Street, nel cuore del quartiere Mayfair di Londra.
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