Sembra infinita la vicenda che vede coinvolti Gagosian e i reali del Qatar nella battaglia per la custodia della scultura di Picasso Buste de Femme, in mostra al Museum of Modern Art di New York fino al mese scorso, parte della più grande mostra di scultura del maestro spagnolo negli ultimi 50 anni.
L’opera, del valore di 100 milioni di dollari, attualmente è in uno dei magazzini di Gagosian, in attesa del prossimo 19 settembre, quando il caso sarà dibattuto di fronte al giudice William Pauley a Manhattan, per determinare il legittimo proprietario e il risarcimento dei danni nei confronti di Larry Gagosian e della nipote di Picasso Diana Widmaier-Picasso. L’assurda disputa legale ha aperto un vaso di Pandora molto più pericoloso di quello immediatamente visibile: è nata così la questione delle forte rivalità degli eredi dell’artista. Pare che la figlia di Picasso, Maya, la cui madre Marie-Therese è raffigurata nella scultura, ha diretto la vendita a Pelham, legale del Qatar, a novembre 2014 per 47 milioni di dollari affinché potesse continuare ad essere esposta al pubblico in un museo in Qatar. Anche se la nipote Diana era stata interdetta da qualsiasi contatto con l’opera, pare abbia avuto modo di tessere una fitta trama di relazioni e accordi con Gagosian, ed aver convinto la madre Maya a ritirare il suo accordo con il Qatar. Nonostante Pelham sia andato in tribunale in Svizzera e in Francia per rivendicare la scultura indietro e impedire a Maya di spostala da Parigi, questa è stata comunque venduta nel maggio 2015, secondo i documenti del tribunale degli Stati Uniti. A gennaio Gagosian si era difeso affermando di essere il legittimo proprietario della scultura, mentre a Febbraio la corte francese ha difeso Maya affermando che aveva agito in un momento di capacità mentale diminuita e ha continuato decidendo che Pelham avrebbe potuto rinnovare la sua richiesta. Ora si attende la sentenza da New York, speriamo che ad avere la meglio sia l’opera. (Roberta Pucci)