Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
È andata all’asta parte della collezione del dealer tedesco Helge Achenbach, condannato a sei anni di prigione dopo aver truffato il suo cliente, erede dell’impero dei supermercati Aldi, per una cifra pari a 18 milioni.
Achenbach, è stato considerato uno dei migliori e più affidabili art advisor della Germania, capace di identificare le opere in grado di aumentare di valore in breve tempo, ha visto crollare il suo castello lo scorso anno a seguito della sentenza. L’accusa era quella di aver truccato le fatture, gonfiando il prezzo delle commissioni per la vendita di una serie di opere d’arte e automobili.
Grazie alla sua rete di contatti e alle truffe, ha composto nel tempo una ricchissima collezione, di cui circa 2500 pezzi sono stati messi in vendita pochi giorni fa dalla casa d’aste tedesca Van Ham tra Dusseldorf e Colonia. Durante la serata di sabato sono stati venduti i lotti più importanti, come un opera di Gerhard Richter del 2008 che ha raggiunto 316mila euro, o la scultura che raffigura una scimmia, lavoro di Jörg Immendorff, che è passata di mano per 288mila euro circa. Tra gli altri grandi nomi figurano Christo, Baselitz, Candida Höfer, Thomas Ruff, e molti altri. L’asta in totale ha raccolto circa 6 milioni e mezzo, che si sommeranno poi alla cifra che raccoglierà l’asta del prossimo anno da Sotheby’s. (Roberta Pucci)