Categorie: Mercato

L’anello del mitico rapper Tupac è in vendita da Sotheby’s

di - 18 Luglio 2023

«Cause you know that I’m the one that’s supposed to wear the crown, right?». Proprio in questi giorni viene messo all’asta da Sotheby’s New York, durante la terza Hip Hop annual sale, un vistoso anello appartenuto al leggendario Tupac Shakur (1971-1996). L’anello-corona, disegnato e commissionato dall’artista, proviene direttamente dalla collezione di Yaasmyn Fula, madrina, consulente e agente del King della West Coast.

Non solo un anello: la storia della “corona”

Il ruolo della Fula andava ben oltre quello del classico agente: oltre a procurargli lavori e serate in cui esibirsi, metteva in contatto il rapper con i migliori gioiellieri newyorkesi, comunicando loro i disegni e le richieste specifiche di Tupac. Primi anni ’90, gli anni della fine di Thugh Life della nascita Euphanasia Incorporated; quest’ultima è un conglomerato mediatico che mira alla sensibilizzazione della comunità riguardo temi come il razzismo e l’attivismo politico, temi cari all’artista cresciuto nella giungla urbana newyorkese tra le Black Panthers. Nel rap game, c’è solo un modo per celebrare l’inizio di una nuova fase della vita: comprare un nuovo costosissimo gioiello che, già dal primo sguardo, dia un’idea ben precisa di chi lo indossa, raccontando chi è il suo proprietario ma soprattutto dove vuole arrivare. Nulla di più esplicito quindi di un sontuoso anello a forma di corona, dorato e costellato di gemme preziose come diamanti e rubini.

Una fascia d’oro giallo 14 carati, tempestata di diamanti fa da base alla corona: una banda dorata, chiamata in gergo circlet, anch’essa ricoperta di diamanti, accoglie tre gioielli più grandi, un rubino cabochon posto tra due grossi diamanti pavé cut; a coronare il circlet dorato, 16 punte di altezze discendenti, la corona vera e propria. Le cinque cuspidi centrali, le più alte, sono sormontate da più piccoli rubini cabochon incastonati direttamente nell’oro. All’interno della banda circolare, una cupola di sei archi regge un secondo grande rubino cabochon di forma sferica, richiamando quegli stilemi appartenenti tipicamente ai gusti degli antichi reali europei dai quali l’artista prese ispirazione per l’idea dell’anello. Sulla fascia esterna, rivolto verso il palmo della mano, troviamo incisa la scritta Pac & Dada, 1996. L’incisione, usurata proprio in prossimità dei caratteri che formano la parola Pac, testimonia l’amore tra l’artista e la sua ultima compagna Kidada Jones.

Con un peso di quasi 25 grammi, oggi l’anello è considerato dal mercato un pezzo raro, emblema dell’ultimo anno vissuto dall’artista, prima del suo brutale assassinio. La scelta del rubino come gemma protagonista dell’anello è perfettamente in linea con quella narrativa “reale” voluta dal rapper: la pietra rossa è infatti, sin dai tempi più antichi, simbolo di ricchezza e potere. Chiamato in sanscrito “il re delle pietre preziose”, da allora il rubino è stato indossato da figure politiche di rilevo, potenti e reali; la storia di questa gemma la rende quindi perfetta per il messaggio che il rapper vuole veicolare. La stima del pezzo si aggira tra i $ 200.000 e i $ 300.000.

Sotheby’s celebra l’Hip Hop

Sotheby’s tiene un’asta annuale per celebrare la cultura hip hop. I lotti presentati molto spesso sono memorabilia come i testi originali o altri manoscritti (composti a volte su improbabili supporti, come tovaglioli da bar o pezzi di carta fortuiti recuperati per caso dagli artisti nell’impeto della creazione), ma anche abbigliamento, gioielli e altri cimeli di alcune delle figure più influenti dell’industria musicale hip hop dagli anni ’70 ad oggi. La prima edizione di questo particolare tipo di asta, svoltasi nel 2020 da Sotheby’s, si conclude con il 91% di lotti venduti per un guadagno di $ 2 milioni.

Tra i top lot ricordiamo oggetti come la corona di plastica di Notorious B.I.G., battuta per $ 600.000, proveniente dal suo servizio fotografico del 1997 King of New York, le lettere d’amore di Tupac, scritte quando era ancora adolescente, vendute a $ 75.600, e ancora altro lotto degno di nota, l’LP Beat Bop, siglato da Rammellzee e K-Rob con opere d’arte originali di Jean-Michel Basquiat dal 1983. Considerato un santo graal, il vinile ha raggiunto i $ 126.000 – superando la sua stima alta di oltre 50 volte. Stando ai dati, l’asta del 2020 ha attirato quasi 400 nuovi acquirenti, alcuni dei quali di alto profilo, stabilendo una serie di record per i cimeli hip hop e dimostrando la crescente importanza e l’influenza di questo tipo di oggetti nel mondo dell’arte. Vedremo in questi giorni quali sorprese la “corona” del King della West Coast ci riserverà in asta.

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