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Non di sola arte si nutrono le case d’asta, anche le più grandi si destreggiano fra molte altre categorie, Sotheby’s ad esempio, oltre ai gioielli e ai vini, offrirà il 24 novembre a Londra un’intera biblioteca di libri originali e firmati da alcuni degli autori più amati di sempre.
Raccolti più di 40 anni da parte di un bibliofilo inglese i 140 volumi raccontano la storia di 300 anni di letteratura.
Il più importante degli highlights è Oscar Wilde, L’importanza di chiamarsi Ernesto (1899) presentato con una stima che va dalle 150mila alle 200mila sterline, con una dedica al suo primo amante Robert Ross che recita: “To The mirror of perfect friendship: Robbie: Whose name | have written on the portal of this little play. | Oscar. | Feb. 99.” Ross e Wilde dopo essere stati amanti furono amici leali, Ross spesso salvò il poeta dalla bancarotta, dall’arresto dai molti altri disastri, e fu lui a commissionare ad Epstein la scultura sulla tomba di Parigi. Un legame fortissimo, che gli valse una dedica su uno dei più grandi libri di sempre.
L’altro top lot è di un altro grande della letteratura mondiale, James Joyce ed il libro in questione è Ulisse (1922), che va all’incanto con una stima che va da 100mila a 150mila sterline.
Una copia dedicata a un amico di Joyce, lo scrittore di sinistra, David Karsner. Karsner era un collaboratore del quotidiano socialista di New York, “New York Call”.
Un’altro pilastro della letteratura John Steinbeck, il cui The Grapes of Wrath, viene venduto a 30mila sterline. Dedicato al produttore dell’adattamento cinematografico: (“Per Darryl Zannuck, con grazie per un bel film John Steinbeck | 1939 Los Gatos”).
Noto in Italia come Furore, è stato uno dei primi 25 film selezionati per la conservazione negli Stati Uniti dal National Film Registry nel 1989 per la sua importanza culturale, storica ed estetica, e Steinbeck ne aveva amato l’adattamento, tanto quanto una generazione di scrittori ha amato il suo libro, e quanto molte generazioni di lettori lo amano ancora. (Roberta Pucci)