A pochi giorni dalla chiusura Frieze Los Angeles ancora fa parlare di se, non solo per le superstar che hanno riempito i Paramount Studios in occasione della prima edizione della fiera, ma anche per le vendite ricchissime.
Il sold out dei biglietti è un segnale di successo, ma lo sono ancora di più i racconti delle vendite realizzate già nelle prime ore della vip-preview.
Lévy Gorvy ha dichiarato di aver venduto per un milione e 600mila dollari un lavoro di Yayoi Kusama, Infinity Nets (B-A-Y) del 2001 e per un milione e 200mila dollari Spirale III (2002) di Günther Uecker. Lisson Gallery ha venduto Landline Magenta (2018) di Sean Scully per un milione 200mila euro; l’installazione di Mike Kelley Unisex Love Nest (1999) presso Hauser & Wirth è stata venduta ad una fondazione europea privata per un milione e 800mila dollari; la Galerie Thaddaeus Ropac mette a segno due vendite per Antony Gormley per 516mila dollari l’una. 303 Gallery ha venduto due opere dell’artista Doug Aitken, tra cui un lightbox da 250mila dollari, 480mila dollari è la cifra incassata da Sprüth Magers per Untitled un’opera di Barbara Kruger, mentre un lavoro su carta del 1967 di Alexander Calder è stato venduto per 200mila dollari da Pace Gallery e Blue Flag 4 (1967) di Alex Katz per 1 milione. Un dipinto di Mark Grotjahn nello stand di Blum & Poe Gallery è stato venduto per 600mila dollari, Lehmann Maupin ha piazzato un lavoro del 2018 di Shirazeh Houshiary, Mnemosyne, per quasi 400mila dollari.