«Elemento clou dell’incanto, e degno di un museo». Così la casa d’aste Lempertz annuncia la vendita di un lotto davvero straordinario: lo studio completo di 11 pezzi firmato da Walter Gropius e Adolf Meyer, prodotto nel 1923 nelle officine Bauhaus. Con tanto di corrispondenza scritta tra Gropius/Meyer e il cliente, Georg Hanstein, e i progetti per i singoli pezzi in scala 1:1 inclusi. La stima? Una cifra compresa tra i € 100,000 e i 150,000 euro.
C’è una scrivania double-side, con due armadietti su ogni lato, c’è un’iconica poltrona. E c’è il tavolo rotondo su quattro supporti quadrati – l’originario raccordo in ottone, rivela la maison, è andato perduto. È un lotto che ha fatto la storia, quello offerto dalla casa d’aste a Berlino. Wilhelm Hanstein, nel 1920, commissionò al duo uno studio in rovere (andato disperso nel 1945) e a suo fratello Georg piacque così tanto che, tre anni dopo, ne fece realizzare uno incredibilmente simile. Quello in catalogo da Lempertz, esatto.
«La stanza di Georg Hanstein è unica all’interno dell’opera di Walter Gropius», spiegano gli esperti, «perché nessun’altra commissione è così documentata». A partire da quella prima lettera datata 4 maggio 1923, in cui lo stesso Walter Gropius scrive al fratello Wilhelm: «Il signor Neufert», questo l’incipit, «mi informa che vuole una stanza progettata per suo fratello»; fino ad arrivare alle riproduzioni in scala – quasi un work in progress in miniatura – dalle sedie, alla tavola, alla scrivania.
Ed ecco che, quasi un secolo più tardi, la casa d’aste privata più antica d’Europa sceglie proprio questo ensemble come punta di diamante del Berlin Salon, il nuovo format della sua offerta, tutto dedicato al Design. Altri pezzi che sfileranno il 7 maggio: una sedia di qualità da museo di Patriz Huber (stima: € 6000-9000), una chaise longe di epoca Luigi XVI, probabilmente dal Palazzo di Pavlovsk (stima: € 5000-7000) e una poltrona di Henry van de Velde, del valore di € 10,000-15,000. L’appuntamento è sabato, a Berlino. Occhi puntati sul lotto n. 300.
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