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C’è un nuovo appuntamento da segnare in calendario da Lempertz, a Berlino. La casa d’aste tedesca annuncia per il 26 ottobre una vendita di opere del XIX secolo che ha preso forma grazie all’attività di un collezionista della Westfalia. «Per quasi cinquanta anni», spiegano dalla maison, «[il collezionista] ha selezionato capolavori del XIX secolo, lambendo gli ambiti e generi più interessanti di questo secolo di sconvolgimenti sociali ed artistici: paesaggio e genere, architettura e romanticismo». Ed ecco quindi una serie ben nutrita di lavori della pittura di paesaggio e veduta, che permettono una sorta di viaggio virtuale attraverso le maggiori città dentro e fuori dai confini europei, da Roma a Venezia, da Costantinopoli a Reims, passando per Rotterdam, Lovanio, Francoforte e Norimberga.
Qualche nome? Tra gli artisti più apprezzati in asta troviamo Leo von Klenze, con la sua meravigliosa Veduta di Atrani vicino ad Amalfi (lot. 1 stima € 150.000 – 200.000). «I dipinti e i disegni di Klenze testimoniano il suo profondo amore per le città della costiera amalfitana. Klenze era ovviamente innamorato di questa giustapposizione della natura con l’architettura urbana densa e verticale, e lo enfatizzò deliberatamente nei suoi dipinti attraverso l’uso di punti di vista bassi», specificano dalla casa. Sempre di Leo von Klenze anche Il Foro Romano al lotto 3 (stima € 300.000 – 340.000). «Si può comprendere appieno il significato dei suoi dipinti solo se si conosce anche la sua attività di collezionista d’arte e il ruolo che le sue opere hanno svolto all’interno della sua collezione. Ciò è particolarmente vero per la veduta del Foro Romano, rimasta nella tenuta di Klenze. Come raffigurazione dell’antica Roma, questa veduta è quasi unica nell’opera dell’artista. Non dipinse il Pantheon o Castel Sant’Angelo; non era interessato a raffigurare i monumenti antichi più importanti di Roma, come nel caso di Giovanni Battista Piranesi. Per lui il Foro Romano, centro architettonico e politico della città antica, rappresentava la grandezza dell’antichità romana, che riecheggia ancora oggi».
Ancora alcuni esemplari a zig zag, sparsi tra i tesori del catalogo di Lempertz. A catturare l’attenzione è l’opera di Carl Spitzweg, Il cannoniere (lot. 13 stima € 250.000 – 300.000), uno dei più popolari pittori di genere del XIX secolo, che propone un’immagine di un artigliere che lavora a maglia, creata intorno al 1846 e considerata una delle opere più straordinarie dell’artista. «Il soldato, in piedi accanto a un imponente cannone, guarda lontano, con la mano destra alzata per proteggersi gli occhi dal sole. In lontananza, vediamo ciò che ha catturato la sua attenzione: nuvole di fumo che si alzano verso il cielo. La raffigurazione di queste unità armate è comica, le reclute e l’equipaggiamento non erano adatti alla difesa nazionale tedesca: il cannoniere di guardia, apatico e assorto nel suo lavoro a maglia, è il simbolo di questo assurdo militarismo».
Al lotto 38 si incontra invece il quadro di Friedrich Nerly, Veduta del Bacino di San Marco a Venezia (lot. 38 stima € 250.000 – 300.000), che racconta l’immagine della città lagunare nel XIX secolo. Poi ancora l’opera di Domenico Quaglio Veduta di Köbelingerstraße e della Marktkirche di Hannover (lot. 10 stima € 80.000 – 120.000), e per finire Leone e leonessa osservano l’ambiente circostante da una collina di Wilhelm Kuhnert (lot. 63 stima € 120.000 – 160.000), dove Wilhelm Kuhnert fu senza dubbio pioniere nella resa dei paesaggi africani. «La raffigurazione precisa degli animali mostrati conferisce alle sue opere un carattere documentario». Appuntamento a Berlino.