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Inaugura a Parma, in via Borgo della Posta, la sede italiana dell’Hôtel Des Ventes De Monte-Carlo. Si intitola Verso il sole e porta in scena categorie estremamente eterogenee, dall’archeologia alla scultura fino alla pittura, creando un nuovo punto di riferimento per il collezionismo italiano.
«La sede di Parma vuole essere non solo un luogo di commercio», dichiara Ugo Biacchi, direttore generale della sede, «ma anche di sapere, dove poter consigliare venditori e investitori attraverso un discorso più ampio, avvicinando le persone per la loro passione ma anche per arricchire la loro cultura».
L’Hôtel des Ventes monegasco, oltre a essere sede di mostre e conferenze, si occupa di oggetti d’arte ma anche di gioielleria, pelletteria, orologi di lusso, vini e liquori: «L’idea è quella di sviluppare le vendite, ma anche di importare opere d’arte, gioielli e dipinti a Monaco. In particolare, i gioielli sono una delle nostre specialità, come i dipinti e l’arte moderna, ma anche il vintage che ha assunto una dimensione piuttosto forte», afferma Franck Baille, presidente dell’Hôtel Des Vents di Monte-Carlo.
Gli acquirenti provengono da ogni parte del mondo: dall’America al Sud Africa, dall’India all’Asia, per un costante confronto con la comunità europea. La prova che anche Monaco, e ora Parma, possono ospitare un mercato d’arte prestigioso, allo stesso modo di Ginevra, Londra o Hong Kong.
All’inaugurazione a Parma erano presenti mercanti d’arte, collezionisti ed esperti del settore finanziario provenienti da ogni parte del mondo, l’esposizione infatti vuole presentarsi aperta al dialogo con gli Stati, con l’obiettivo di modificare le leggi che regolano il commercio delle opere, che attualmente penalizza gli investitori.
La prima esposizione nella sede italiana ha avuto come obiettivo quello di portare alla luce opere non valorizzate, con un’attenzione particolare all’arte come elemento di inclusione sociale. Tra le opere presenti spiccano i ritratti di Marilyn Monroe, Mick Jagger e di Mao Tse-tung di Andy Warhol, il quadro attribuito dagli esperti a Pieter Paul Rubens che rappresenta Tomiri, la regina degli sciti, il risveglio della gentildonna di Louis Ritman, pittore americano famoso per i suoi brillanti nudi femminili, due collier di una principessa bizantina, una corona dei primi anni del XIX secolo del quartiere ebraico di Cremona, le sfere dell’artista contemporaneo Antonio Teruzzi e tre sculture del periodo sansoviniano del XVI secolo.
«Stiamo cercando di far vedere qualcosa che in Italia sta scomparendo», commenta Ugo Biacchi. «Vogliamo mostrare l’arte come uno strumento di crescita per l’uomo. Cerchiamo opere di grandissimo livello in Italia e nel frattempo ci mettiamo a disposizione di una umanità disagiata, con l’obiettivo di valorizzare anche opere di artisti meno fortunati. Crediamo di poter creare qualcosa di non superficiale coinvolgendo in questo mondo anche i più giovani».