01 ottobre 2024

Londra: Bonhams mette all’asta i surrealisti Magritte e Delvaux

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In occasione della 20th/21st Century Art Evening Sale, in New Bond Street, la casa d'aste passerà sotto il martello due dipinti che parlano di sogni

René Magritte, Mélusine, 1953. Courtesy of Bonhams

A un secolo esatto dal Manifesto del Surrealismo di Bréton, Bonhams mette all’asta a Londra i nomi di giganti come René Magritte e Paul Delvaux, in ottima compagnia con altri pesi massimi come Vincent van Gogh, Chaïm Soutine, Frank Auerbach e George Condo. «Questa è una vendita di veri maestri moderni», commenta Ralph Taylor, Bonhams Global Head of 20th/21st Century Art, «non riesco a pensare a una formazione migliore per la nostra prima vendita serale di arte del XX/XXI secolo a Londra».

Ed eccoli i pittori surrealisti all’incanto, nell’anno dei loro festeggiamenti in giro per il mondo. A partire da L’Orage di Paul Delvaux, l’artista belga ossessionato dai sogni. «Sebbene non si identificasse formalmente come surrealista», spiegano da Bonhams, «molte delle sue opere contenevano immagini associate al movimento, ad esempio colonne classiche, nudi femminili e condizioni meteorologiche strane, e quasi tutte erano ambientate in un mondo onirico di sua creazione». È il caso de L’Orage, dipinto nel 1962, offerto con una stima di £ 1,2-1,8 milioni. «Fissarlo abbastanza a lungo equivale a entrare in un mondo in cui si avvicina una tempesta, cosa significhi esattamente per l’osservatore dipende dal proprio subconscio».

Paul Delvaux, L’orage, 1962. Courtesy of Bonhams

Non meno blasonato, il nome di Magritte, offerto a Londra con Mélusine, stima tra £ 1,4 milioni e £ 1,8 milioni. Lo descrive Alastair Smart su Bonhams Magazine: «Ora a metà dei suoi cinquant’anni, Magritte era nel mezzo di un picco creativo, durante il quale parlava con sempre maggiore sicurezza della sua pratica». E prosegue: «L’arte evoca il mistero senza il quale il mondo non esisterebbe” era tra le sue affermazioni. Il mistero è certamente evocato in Mélusine, un altro dipinto del 1953. Raffigura una coppia di candelabri dorati su una sporgenza. Quello a sinistra contiene una candela che si è consumata. Quello a destra, al contrario, sembra sciogliersi davanti ai nostri occhi, piegandosi sotto il calore mentre la candela accesa al suo interno è intatta. Un tale processo sfida le leggi della fisica e il senso di logica percettiva dell’osservatore. Rappresenta il grande contributo di Magritte al Surrealismo: immagini di cose ordinarie in stati, ambientazioni o combinazioni tutt’altro che ordinarie».

Altri pezzi forti della vendita? Di certo Portrait d’homme (peut-être Achille Richard) di Chaïm Soutine, stimato tra £ 700.000 e £ 900.000. L’opera, mai messa all’asta prima, non è stata esposta al pubblico per quasi mezzo secolo. E per finire Cantilever di Alexander Calder, eseguito nel 1973 e presentato in catalogo con una valutazione pre-asta di £1 e 1,5 milioni.

L’appuntamento è a Londra, il 10 ottobre, nella settimana calda di Frieze. E con le aste e gli eventi che le ruotano intorno.

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