New York è ancora un centro nevralgico per il mondo dell’arte? Sì. E ne è il polo di maggiore attrazione a livello internazionale. A partire dal 1 maggio, un intricato e vivace reticolato delle più importanti e attese fiere d’arte moderna e contemporanea, si snoderà anche quest’anno per i quartieri e gli edifici della metropoli che continua a offrire un ricco ambiente ideale di opportunità per la proliferazione del mercato dell’arte. Si tratta delle edizioni New York 2024 di Frieze, 1-54, NADA, Future Fair, Independent e TEFAF, un fitto panorama in cui si inserisce anche la prima edizione di Esther.
Il primo appuntamento è segnato da Frieze New York, da mercoledì 1 a domenica 5 maggio. Ancora una volta negli spazi dello Shed a ovest di Manhattan, prende forma il complesso pionieristico della maxi Fair. La lineup 2024 si compone di oltre 60 gallerie di prestigio provenienti da 25 paesi come 303 Gallery, Karma, Xavier Hufkens e MASSIMODECARLO; combinando «una prospettiva globale con una vetrina [di forte rappresentanza] delle gallerie eccezionali della città, riconoscendo al contempo le organizzazioni senza scopo di lucro che arricchiscono le diverse comunità artistiche di New York», dichiara Christine Messineo, Director of Americas di Frieze. La Frieze Week animerà la metropoli di una fitta programmazione collaterale che ne celebra il ruolo di capitale culturale leader del mercato internazionale d’arte, segnandone un momento decisivo.
Sempre nella giornata del 1 maggio, fino a sabato 4, si aggiunge la decima edizione di 1-54 New York, per la prima volta nella sede dello Starrett-Lehigh Building a Chelsea, nel cuore di Manhattan. Con una distinta selezione di oltre 30 gallerie da Lagos e Losanna a Miami e Londra, di cui otto faranno qui il loro primo debutto, 1-54 punta i riflettori sulla ricchezza e sulla diversità della ricerca artistica contemporanea africana, attraverso il lavoro di oltre 70 artisti provenienti dal Continente e dalla diaspora globale. Questa edizione del 2024 è la più grande fin’ora realizzata, ideando un palcoscenico dal respiro transnazionale.
Dal giorno successivo, troviamo la decima edizione di NADA (New Art Dealers Alliance) da giovedì 2 a domenica 5 maggio articolata nel celebre edificio 548 West, nel quartiere delle gallerie di West Chelsea. Nella città in cui l’organizzazione ha sede e spazio espositivo, NADA si impegna a presentare un ampio spettro di espressioni artistiche, animandosi di una dinamica selezione di 92 gallerie, spazi d’arte e organizzazioni no profit presenti su 15 paesi, di cui 34 apriranno per la prima volta il proprio stand in questa edizione. In fiera anche il ritorno della sezione speciale TD Bank Curated Spotlight, organizzata dal curatore e scrittore Simon Wu con nuove gallerie espositrici; insieme al NADA Presents: un talk program con le voci più interessanti del panorama artistico e culturale.
Accanto all’appuntamento NADA, si inserisce quello di Future Fair con la sua quarta edizione in presenza dal 2 al 4 maggio, negli spazi del Chelsea Industrial. Dopo l’introduzione del primo Comitato curatoriale della fiera nel 2023, Future Fair delinea e arricchisce con orgoglio la sua lineup: 60 espositori locali, nazionali e internazionali a sottolinearne l’andamento globale, introducendo nuove tendenze e intuizioni artistiche contemporanee. Il giusto intreccio tra partecipanti emergenti e affermati promette di creare un ambiente dinamico e coinvolgente, pronto ad accogliere un pubblico sempre più ampio.
Nella settimana successiva, nel calendario della Grande Mela si festeggia il 15° anniversario dell’Independent da giovedì 9 a domenica 12 maggio, presso gli Spring Studios di Tribeca. Un primo sguardo sulla fiera anticipa una selezione di 88 gallerie e organizzazioni no profit, con il debutto di 39 nuovi artisti nella scena newyorkese. Insieme a una programmazione fatta di mostre personali, in duo e collettive, appositamente per l’anniversario i fondatori di Independent, Elizabeth Dee e Matthew Higgs, stanno co-curando la presentazione 15×15: Independent 2010-2024, con una partecipazione di artisti e gallerie che hanno avuto un impatti significativo nella storia della fiera. Con questa edizione, Independent mette in luce una scena composta da giovani artisti e debutti, rivalutazioni e riscoperte di pratiche multidisciplinari impegnate in temi politici e sociali attuali.
Appuntamento con la 10a edizione di TEFAF (The European Fine Art Foundation) dal 10 al 14 maggio nelle sedici sale della location del Park Avenue Armory, a Manhattan. Nella sua fiera di New York incentrata su design, arte moderna e contemporanea, presenterà una selezione di circa 90 gallerie provenienti da 15 paesi, tra le più importanti e influenti nel mercato globale. Sprüth Magers, Salon 94, Galerie Mitterrand e Nathalie Obadia, per citarne alcune. Ma anche diversi nomi italiani, come Mazzoleni e Galleria D’Arte Maggiore G.A.M. Verrà offerto il meglio dell’arte moderna e contemporanea, della gioielleria, degli oggetti d’antiquariato e del design per accogliere le aspettative e gli interessi dell’eclettica e vivace comunità artistica newyorkese. La fiera includerà inoltre, anche un’edizione simultanea di TEFAF Online con una selezione delle opere in mostra all’Armory. Vi anticipavamo in questo articolo i primi highlights dell’edizione 2024.
Infine, nel turbinoso calendario neyworkese di maggio debutta la prima edizione di una nuova fiera d’arte alternativa Esther: dal 1 al 4 maggio nella sede di New York Estonian House, in concomitanza con Frieze, 1-54 e NADA. Le fondatrici della Fair sono le galleriste Margot Samel dell’omonimo spazio nel quartiere di Tribeca, e Olga Temnikova Tallinn dell’estone Temnikova & Kasela, spinte da un interesse per nuovi modelli alternativi di collaborazione tra le gallerie, al di là del sistema fiera. “Abbiamo sentito che a New York mancava questo tipo di approccio sperimentale, in cui le gallerie possono permettersi di correre dei rischi beneficiando delle reti e delle idee ampliate della comunità internazionale delle gallerie”. Esther inaugura con 25 gallerie internazionali, aprendo a un’intrigante curiosità.
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