18 ottobre 2023

Magnificence and Regality: c’è l’arte vietnamita all’asta da Sotheby’s Paris

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I pezzi provengono dalla raccolta personale del principe Nguyễn, colto collezionista che visse tra la Francia e il Vietnam del XX secolo

Le Pho (1907 – 2001) Canard et Lotus. Courtesy of Sotheby's

7 novembre, ore 14:30, Parigi. Queste le coordinate per l’imperdibile vendita di Sotheby’s Paris: all’incanto una collezione privata di opere e oggetti rari tra i più significativi dell’epoca d’oro dell’arte in Vietnam. L’asta, intitolata Magnificence and Regality: The Princely Collection of Nguyễn Phúc Bửu Lộc, vedrà una selezione di opere prodotte tra il 1935 e il 1970 circa appartenute al principe Nguyễn Phúc Bửu Lộc (1914-1990), tra cui dipinti, magnifici lacquer screen (separè in legno laccato) ed eccezionali esempi di arte moderna vietnamita nonché svariate opere d’arte cinesi della dinastia Qing. La collezione comprende anche le raffinate opere di tre artisti pionieri – Lê Phổ, Vũ Cao Đàm e Nguyễn Tường Lân – a cui va il merito di aver contribuito a stabilire un nuovo canone dell’arte in Vietnam, elevando l’artigianato tradizionale alle più moderne forme di espressione.

«Questa collezione è un santo graal dell’arte vietnamita, che vanta una notevole provenienza reale e storia, un ricco contesto dietro le opere, nonché un raduno unico di alcuni dei più grandi nomi dell’École de Paris», afferma Pierre Mothes, vicepresidente, Sotheby’s France, e aggiunge, «insieme, i dipinti raccontano una storia che trascende il gusto: parlando alle relazioni tra mecenate e artista, i dipinti incarnano il matrimonio della cultura orientale e occidentale».

Vu Cao Dam (1908-2000), La bataille de coqs. Courtesy of Sotheby’s

Pronipote dell’imperatore Minh Mang, il secondo della dinastia Nguyễn, il principe vietnamita Bửu Lộc ha collezionato per tutta la vita opere d’arte magnifiche e significative per la storia del suo Paese. Dagli anni ’40 inizia a collezionare in Vietnam numerosi lavori di splendida fattura fino al 1958 anno in cui si stabilì in Francia, dove visse circondandosi di bellissime opere d’arte in sontuosi appartamenti tra Cannes e Parigi. Ed è proprio in questo periodo che conobbe Lê Phổ e Vũ Cao Đàm, i principali pionieri del modernismo vietnamita, emigrati in Francia all’inizio del XX secolo. L’amicizia tra il principe e i due artisti continuò per tutta la vita, condividendo interessi e passioni comuni tra cui, naturalmente, l’amore per l’arte e la cultura della loro terra natia. Tra pranzi, partite a carte e studio visit, il principe coltivava le sue estrose amicizie: sarà infatti proprio Lê Phổ ad aiutarlo a decorare il suo appartamento parigino, trascorrendo molto tempo in negozi di antiquariato a caccia di vasi, lampade e vari oggetti. L’artista ha abbozzato molti dei mobili appartenuti al principe, suggerendone anche la disposizione e assecondando il desiderio del nobile amico  affinché lo spazio riflettesse “l’anima vietnamita” per renderlo a tutti gli effetti un piccolo pezzo di Vietnam, destinato ad accogliere artisti, scrittori, giornalisti e politici, fuggiti a causa della diaspora.

Le Pho, L’heure du thé en famille. Courtesy of Sotheby’s

D’altronde, visto il suo eccellente lignaggio – che vantava alcuni importanti studiosi e poeti – non stupisce come il principe Nguyễn abbia assemblato negli anni questa squisita collezione che include opere come La mère et l’enfant (eseguito all’inizio degli anni ’70, stima €80.000 – 120.000) o L’heure du thé en famille (anni ’60 circa, stima €120.000 – 180.000) di Lê Phổ. Saranno offerti all’incanto anche lavori come Liliums (1941, stima €150.000 – 250.000) o La bataille de coqs (1952, stima 150.000 – 250.000) di Vũ Cao Đàm o ancora il capolavoro di Nguyễn Tường Lân, Femme assise, (circa 1930-40, stima €150.000 – 250.000); quest’ultimo era tra le opere più apprezzate dal principe in vita. Tra I top lot dell’asta vediamo sicuramente Canard et Lotus, di Lê Phổ. Stimato intorno ai € 350.000 – 500.000, il dipinto era appeso nella sala da pranzo del principe Bửu Lộc le cui sedie furono progettate dallo stesso artista negli anni ’50; attualmente sappiamo che in realtà tutta la stanza era progettata attorno a questo dipinto. Poiché Lê Phổ raramente dipingeva uccelli, il soggetto di questa composizione la rende estremamente rara all’interno della produzione artistica del maestro vietnamita. Inoltre il fiore di loto è il simbolo nazionale del Paese e, secondo la tradizione buddista, emblema di purezza. La vendita presenta anche una serie di lavori cinesi, guidati da una superba bottiglia di luna imperiale vividamente smaltata con un drago rosa a cinque artigli, stimata tra i € 60.000 – 80.000. Nel tentativo di giustificare il loro diritto al trono cinese come dinastia straniera, gli imperatori Manchu della dinastia Qing spesso commissionavano prestigiose opere d’arte per riflettere il loro potere e la loro benevolenza: il drago evoca infatti la grandezza imperiale.

Tra le economie in via di sviluppo della regione asiatica, c’è una crescente domanda e interesse per l’arte vietnamita a livello globale. Avendo recentemente stabilito un nuovo record per Lê Phổ durante le Hong Kong Spring Sales, Sotheby’s ora detiene i primi tre top price d’asta per opere d’arte di fattura vietnamita. Nel luglio 2022, Sotheby’s ha organizzato la sua prima mostra in Vietnam, segnando una delle più grandi mostre d’arte vietnamita mai tenute nel Paese. La non-selling exhibition presentava oltre 50 opere tra cui importanti dipinti di Lê Phổ e Vũ Cao Đàm. Inoltre questo agosto, Sotheby’s ha ospitato un’altra mostra in Vietnam, esplorando la narrazione degli artisti francesi che hanno viaggiato o vissuto nella nazione asiatica durante la prima metà del XX secolo e come hanno costruito le proprie visioni di questa terra e della sua gente.

Preceduta da una mostra pubblica nelle gallerie di Sotheby’s a Parigi, dal 3 al 6 novembre, l’asta è fissata per il 7 novembre. Appuntamento a Parigi con le meraviglie dalla collezione Nguyễn.

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