16 luglio 2024

Marian Goodman apre a ottobre la nuova maxi sede newyorkese

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Ben cinque piani nel cuore di Tribeca e una mostra che mette in dialogo gli artisti (sono quasi 50 nomi) della galleria. Ecco le prime anticipazioni, a pochi mesi dal via

Marian goodman New York
Marian Goodman. Ph. Thomas Struth

Un anno fa, la storica Marian Goodman Gallery annunciava un nuovo spazio a Los Angeles, a Hollywood, in un ex magazzino in mattoni (ve ne parlavamo qui). Adesso un’altra novità all’orizzonte: la super galleria comunica la data esatta del suo nuovo lancio newyorkese, nel cuore di Tribeca, sotto la guida dei soci Philipp Kaiser, Emily-Jane Kirwan, Rose Lord, Leslie Nolen e Junette Teng. Quando? Il 26 ottobre 2024, a Grosvenor Building, segnate queste coordinate. «Sarà inaugurata da una grande mostra collettiva che metterà in risalto le affinità intellettuali e creative che hanno definito il programma della galleria per oltre 40 anni», rivela il comunicato ufficiale della galleria.

«La nostra mostra inaugurale», dichiara Kaiser, «segna la prima volta in quasi un decennio in cui il pubblico avrà l’opportunità di vedere l’intero spettro dei nostri artisti ed esplorare le connessioni, le affinità e i punti di intersezione personali e creativi che sono stati promossi e sono fioriti tra questi nomi». La lista degli artisti coinvolti non si fa attendere, ed è piuttosto corposa: sono Eija-Liisa Ahtila, Chantal Akerman, Giovanni Anselmo, Leonor Antunes, Nairy Baghramian, Lothar Baumgarten, Dara Birnbaum, Christian Boltanski, Daniel Boyd, Marcel Broodthaers, Maurizio Cattelan, James Coleman, Tony Cragg, Richard Deacon, Tacita Dean, Rineke Dijkstra, Cerith Wyn Evans, Andrea Fraser, Bernard Frize, Dan Graham, Pierre Huyghe, Cristina Iglesias, Amar Kanwar, An-My Lê, Steve McQueen, Julie Mehretu, Annette Messager, Delcy Morelos, Sabine Moritz, Maria Nordman, Gabriel Orozco, Giulio Paolini, Giuseppe Penone, Edi Rama, Anri Sala, Matt Saunders, Tino Sehgal, Paul Sietsema, Robert Smithson, Ettore Spalletti, Tavares Strachan, Thomas Struth, Niele Toroni, Adrián Villar Rojas, Danh Vo, James Welling e Yang Fudong.

Manca poco all’arrivo del nuovo flagship, che va a sostituire lo spazio nell’Upper East Side e si aggiunge alle sedi espositive di Los Angeles e di Parigi, nel Marais. Il suo progetto – a cura dello studioMDA – rivoluzionerà letteralmente l’intero Grosvenor Building di cinque piani, piani che includono anche una biblioteca, un archivio, un deposito di opere d’arte e gli uffici amministrativi. Originariamente costruito nel 1875 e situato al 385 di Broadway, il Grosvenor è stato utilizzato come magazzino industriale per oltre un secolo, prima che organizzazioni di arti performative adottassero l’edificio come sede. Adesso, vuoto dal 1999, l’edificio (ristrutturato e restaurato, ovviamente nelle mani dorate della galleria Marian Goodman) ambisce a re-intrecciare un rapporto speciale con il tessuto culturale e civico del quartiere.

«La Marian Goodman Gallery sta entrando in una fase entusiasmante di coinvolgimento del pubblico», rivela Kirwan. «I nostri artisti sono al centro di tutto ciò che facciamo e il nostro nuovo spazio principale a New York, insieme alle nostre gallerie di Parigi e di Los Angeles, forniscono piattaforme fondamentali per le loro pratiche internazionali». Arriva anche la conferma di Lord: «Con la sua flessibilità di spazio e la posizione di rilievo a Tribeca, la nuova galleria consente ai nostri artisti di continuare a innovare e ispirare, mentre estendiamo il nostro programma e coinvolgiamo un pubblico sempre più vasto». Appuntamento a ottobre, a New York.

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