Opere antiche, inedite, raffinate. Una selezione di oltre seicento lotti che sfileranno uno dopo l’altro, a partire da domani, sotto il martello de Il Ponte Casa d’Aste. Segnatevi queste coordinate: Milano, Palazzo Crivelli, dal 28 al 30 marzo. I protagonisti? Decisamente eterogenei. Si spazia dal seicentesco Ratto di Proserpina dello scultore Giovanni Battista Buzzi, detto il Viggiù, (lotto 154, € 25.000 – 30.000) a una settecentesca coppia di grandi vasi di forma medicea (lotto 67, € 18.000 – 20.000); passando attraverso a una scacchiera decorata da scene pompeiane posta al centro di un tavolo di Antonio Mascarone (lotto 132, € 12.000 – 14.000), alla pendola modello Les Maréchaux di Julien Beliard (lotto 105, € 12.000 – 14.000), fino al camino dell’architetto e scultore bolognese Pelagio Palagi (lotto 118, € 10.000 – 12.000). E poi ancora dipinti, argenti, mobili, arazzi, ceramiche, bronzi. Un’offerta estremamente diversificata che identifica, senza limiti, l’identikit composito dei collezionisti de Il Ponte Casa d’Aste.
Ancora uno sguardo agli highlights della selezione. Senz’altro la tavola su fondo oro di Maestro tedesco di fine XV secolo, una Visitazione di chiaro gusto nordico (lotto 145, € 9.000 – 10.000), seguita da una delicatissima Madonna con Bambino e San Giovannino del fiorentino Santi di Tito (lotto 153, € 35.000 – 40.000). Sempre nell’ambito della pittura, tra i dipinti seicenteschi si segnalano un maestoso Parnaso di Alessandro Gherardini (lotto 148, € 10.000 – 12.000), «vero erede di Luca Giordano a Firenze», e ancora due eccellenti opere del ritrattista più ricercato nella Roma del Seicento, Jacob-Ferdinand Voet, entrambe appartenenti alla cosiddetta Serie delle Belle della Collezione Odescalchi – rispettivamente Clelia Cesarini Colonna (lotto 150, € 9.000 – 10.000) e Ortensia Mancini (lotto 151, € 9.000 – 10.000).
Chiudiamo in bellezza con una serie di mobili del XVIII secolo, come il trumeau piemontese con decori interni a chinoiserie (lotto 134, € 22.000 – 24.000) e l’elegante cassettone marchigiano con piano in breccia sagomato (lotto 144, € 22.000 – 24.000). Ma anche con la coppia di grandi mori reggi torcia veneti (lotto 78, € 6.500 – 7.000), l’arazzo Aubusson a Verdure con paesaggio fiabesco (lotto 65, € 5.000 – 6.000), gli eleganti candelabri in bronzo dorato con ghiandaie in porcellana della manifattura Meissen (lotto 142, € 10.000 – 12.000), il gruppo in porcellana Puttini con capra di Giuseppe Gricci (lotto 123, € 13.000 – 14.000) – testimonianza peraltro di uno dei primi lavori del maestro ceramista presso la Real Fabbrica di Capodimonte.
Appuntamento a partire da domani, con l’antico senza tempo de Il Ponte Casa d’Aste.