Cambi torna in scena con un’asta di meraviglie, letteralmente. Mirabilia, questo il nome dell’incanto che, il prossimo 25 febbraio, vedrà sfilare a Milano 175 lotti tra scheletri di dinosauri, denti di Megalodon, gusci di tartaruga, minerali incredibili e molto, molto altro ancora. Una vera e propria wunderkammer, una camera di oggetti meravigliosi che rimandano immediatamente a due vendite dello scorso autunno: il T-Rex “Stan”, che ha trionfato da Christie’s con un’aggiudicazione da 31,8 milioni di dollari, e l’allosauro “Big Sara”, passato di mano per 2,5 milioni di euro da Hôtel Drouot, a Parigi.
Addentriamoci allora nel catalogo di Cambi, che promette cose davvero straordinarie. Top lot della vendita è Othnielosaurus, l’eccezionale dinosauro che deve il suo nome a Othniel Charles Marsh, uno dei padri della paleontologia americana che scoprì i primi resti della specie nel 1887. Il piccolo bipede offerto all’asta – piccolo, sì, “solo” 210x130x50 cm – è stato montato in una posizione dinamica che ne valorizza perfettamente l’agilità , così accentuata da quegli arti anteriori più corti e dagli arti posteriori lunghi e snelli. La stima? Una cifra compresa tra 240.000 e 260.000 euro.
Tra gli highlights dell’asta, il Capo Dipartimento di Naturalia Iacopo Briano ci segnala poi un cranio di mosasauro (stima: 15.000-18.000 euro), uno dei più feroci predatori marini dell’epoca dei dinosauri, noto anche per la saga cinematografica di Jurassic World, nonché pezzo ambito nelle collezioni paleontologiche, proprio per il suo cranio peculiare. E arriviamo così alla rarissima Ammonite Placenticeras, interamente composta dalla pietra preziosa “ammolite”, con quella sua superficie iridescente che conquista al tempo stesso per il valore scientifico e per l’innegabile impatto estetico che la contraddistingue (stima: 25.000,00 – 28.000,00).
Impossibile non domandarci, a questo punto, chi siano i collezionisti tipo di oggetti così fuori dal comune. «Il collezionismo di naturalia è estremamente trasversale», ci racconta il Capo Dipartimento. «Accanto a chi colleziona specificamente questo genere di lotti, vediamo sempre più avvicinarsi collezionisti di contemporaneo e design, così come di arte antica. La storia naturale ha da sempre affascinato l’uomo nelle diverse epoche e culture, il suo collezionismo si afferma in ambito europeo con il gusto delle wunderkammer e ritrova oggi un nuovissimo vigore, testimoniato dalla sempre maggiore presenza di questa specialità nelle aste di tutto il mondo e nelle fiere come Brafa, Frieze e Tefaf».
E prosegue: «Personalmente coltivo un ormai nutrito gruppo di clienti attraverso le
aste parigine di Drouot e presso la mia galleria di Bruxelles (www.artsablon.com) fondata assieme a Jonathan Kugel, specializzato in contemporaneo. Da un paio d’anni ho trovato nella famiglia Cambi il miglior interlocutore per portare questa specialità anche in Italia, dove sta riscuotendo un grande successo proprio per la dinamicità e l’eclettismo di una clientela che non si limita necessariamente ad un “settore”, ma preferisce mixare antico e contemporaneo, pitture e fossili, sculture e meraviglie della natura».
Anche riguardo alla provenienza dei lotti, il Capo Dipartimento illustra diverse possibili opzioni: «I lotti provengono da svariati mandanti», spiega, «collezionisti specializzati in storia naturale, ma anche amanti dell’arte che hanno magari negli anni acquisito uno o più esemplari di fossili, tassidermia o altro ancora per rimetterli oggi sul mercato». Non ci resta che aspettare il 25 febbraio, allora, per scoprire le sorti di queste cose meravigliose. E chissà che anche Othnielosaurus, come Stan e Big Sara, non moltiplichi la sua stima iniziale, conquistando un posto eternamente presente nella storia del passato.
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