Una galleria che 23 anni fa, nel 1999, inaugurava con la mostra Da Bernardo Daddi a Giorgio Vasari, proprio nel cuore di Firenze, tra gli sfarzi di Palazzo Strozzi e Santa Maria Novella. Un nome iper-specializzato in Old Masters, immediatamente associato a TEFAF Maastricht, a Frieze Masters, a BIAF, alle grandi eccellenze internazionali, che ha venduto capolavori a istituzioni come gli Uffizi, il Louvre, il Metropolitan Museum. Ancora, un riconosciuto lavoro di ricerca, che ha condotto alla pubblicazione di importanti monografie – quelle di Carlo Dolci e di Simone dei Crocifissi, solo per citarne qualcuna. Oggi – 1 luglio 2022 – un altro tassello di storia. Dopo le gallerie di Firenze, Londra e lo spazio al Park Palace, nel Principato di Monaco, Fabrizio Moretti apre i battenti di una nuova sede londinese, ai numeri 12-13 di Duke Street. «Non volevo semplicemente un luogo bello ed elegante», rivela. «È esattamente come la volevo io, per quasi tre anni ne ho seguito tutti gli aspetti, dal progetto iniziale ai piccoli dettagli». Ed ecco il risultato della nuova Moretti Fine Art, firmato dallo studio di architettura e interior design Tomèf.
L’esterno: due edifici storici di Duke Street, rispettivamente del 1674 e del 1910 – dimora, già in passato, di mercanti d’arte. L’interno: «Il progetto di ristrutturazione ha previsto una complessa e quasi totale demolizione degli ambienti», raccontano dalla maison, «e di conseguenza un ingente lavoro di costruzione di un unico grande spazio che armonizzasse i due edifici, di cui sono state conservate la facciata anteriore e parte del muro posteriore». L’esito finale: il secondo piano ospita uffici e sale riunioni, mentre il piano terra e il primo ospiteranno le mostre della galleria. Spazi espositivi così ampi che «consentono di appendere e allestire opere d’arte di grandi dimensioni», anticipa la Moretti Fine Art, ma anche di «creare atmosfere diverse, persino l’impiego di rivestimenti da parete in velluto o seta, per arricchire i dipinti degli antichi maestri».
Non solo. La galleria di Fabrizio Moretti aprirà – «nel prossimo futuro» – anche come galleria virtuale, grazie a una partnership con la società blockchain Virtual Pangea che sta sviluppando un ecosistema metaverso multistrato. L’obiettivo: offrire ai propri clienti l’opportunità di sperimentare un nuovo tipo di mostra, di interagire in spazi virtuali e infine di acquistare NFT dei capolavori della galleria. Stare al passo con il presente, senza rinunciare all’amore per il passato. Gli Old Masters, d’altronde, non passano mai di moda.
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