Artissima sembra essere una delle poche fiere confermate per l’autunno, ma, non contento, il team della fiera ha deciso di lanciare un nuovo progetto online, Fondamenta, nato per sostenere le gallerie e per far nascere nuove relazioni. Dal 5 giugno al 5 luglio il sito di Artissima ospiterà 194 opere con un prezzo massimo di 15mila euro. Un’opera per ogni galleria che ha partecipato alla scorsa edizione di Artissima, selezionata dal team curatoriale della fiera torinese: Fondamenta prende forma come una ricognizione sulle ricerche degli artisti e delle gallerie, ma che vuole anche testare il mercato e costruire nuove opportunità e nuovi modelli di fruizione dell’arte contemporanea. Abbiamo raggiunto direttrice di Artissima, Ilaria Bonacossa, per farci raccontare meglio il progetto.
Fondamenta è uno strumento che vuole supportare gli attori principali del sistema: artisti e gallerie. Puoi raccontarci come è nata l’idea del progetto? Come pensi possa proseguire anche post emergenza?
«Solitamente a maggio si riunisce il Comitato di selezione di Artissima, i cui esiti sanciscono l’avvio operativo dell’edizione con il disegno vero e proprio della fiera e dei progetti speciali sviluppati in sinergia con i partner. In questo anno atipico, data l’alterazione di tutte le dinamiche lavorative – comprese quelle delle gallerie – abbiamo ripensato già ad aprile la nostra timeline. Si è reso per noi necessario fare qualcosa per andare incontro ai galleristi – principali attori del sistema – e abbiamo in primo luogo posticipato la deadline per presentare le domande di iscrizione; parallelamente abbiamo pensato ad un progetto per loro, firmato dai curatori delle sezioni curate: un team fantastico che dall’inizio dell’anno porta avanti un percorso di studio e ricerca sulla prossima edizione della fiera. L’idea è stata quella di partire proprio dall’identità curatoriale di Artissima, presentando su una piattaforma digitale una selezione distillata di opere. Il progetto, dal titolo Fondamenta, presenterà circa 200 artisti le cui opere saranno presentate su 5 muri (fondamenta) ‘virtuali’, corrispondenti a 5 delle sezioni della fiera: Main Section, New Entries, Present Future, Back to the Future, Disegni. Ciascuna galleria che ha partecipato ad Artissima 2019 è stata invitata a presentare un artista specifico, con opere suddivise in 3 range di prezzo: fino a 3.000, fino a 10.000, fino a 15.000 euro, in modo da poter intercettare un pubblico di collezionisti, ma anche di potenziali tali, creando così nuovi contatti e possibilità di incontro. Fondamenta durerà un mese, dal 5 giugno al 5 luglio. È un esperimento e penso possa essere uno strumento interessante per attivare rapporti nel mondo dell’arte. La svolta digitale nel mondo del contemporaneo credo sia ormai assodata e le gallerie dovranno poter condividere e incontrare i loro collezionisti ‘virtualmente’ tanto quanto prima dovevano invitarli alle cene dopo le inaugurazioni».
Avete pensato a nuove modalità per mettere le gallerie in stretta relazione con i collezionisti nonostante la distanza e l’online?
«Il nostro VIP team sta lavorando per raggiungere capillarmente collezionisti, curatori e professionisti del settore attraverso comunicazioni dedicate e targettizzate. I feedback sono estremamente positivi, i collezionisti riconoscono in Fondamenta una possibilità di ricerca oltreché di acquisto e questo grazie ad un’ interfaccia “snella” che ci auguriamo favorirà lo scambio tra i pubblici e il networking. Credo infatti che la forza del progetto sia rappresentata proprio dal suo carattere distillato in grado di rendere la visita divertente e stimolante».
Artissima si distingue sempre per il suo approccio curatoriale e di ricerca, come avete applicato questo modus all’online? Qual è il valore aggiunto di questa visione in termini di mercato?
«Credo che le viewing room siano molto efficaci per nomi noti o quando i collezionisti hanno già incontrato il lavoro degli artisti ma rendono la scoperta più difficile. Artissima, che si concentra da sempre sulla ricerca e il talent scouting, offre attraverso l’expertise e lo sguardo curatoriale quel filtro che credo renda la scoperta più divertente e sicura per i collezionisti. Personalmente (in veste di curatrice quale sono, pur dirigendo la fiera da ormai 3 anni!) ho stilato la lista artisti della Main Section, scoprendo lavori e percorsi affascinanti e ancora una volta riconoscendo il talento dei galleristi nell’intercettare le ricerche più interessanti».
Potete riascoltare l’intervista di Matteo Bergamini a Ilaria Bonacossa per EXIBART.LIVETALKS sulla nostra nuova piattaforma exibart.podcast.
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