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Una collaborazione tra la start-up Reasoned Art, il collettivo internazionale Ouchhh, il Comune e la Soprintendenza ABAP milanese. E poi uno dei simboli del capoluogo lombardo, il gigante neoclassico che dall’Ottocento domina, imponente, il viavai di corso Sempione. Per la prima volta un monumento entra nell’universo NFT: è l’Arco della Pace di Milano, che tra il 30 dicembre e il 1 gennaio ha cambiato pelle e ha indossato le vesti – decisamente trendy – di una architectural data sculpture luminosa (date un’occhiata qui). Ma adesso c’è di più: nel 2022 il Non-Fungible Token dell’opera sarà messo in vendita per finanziare un nuovo polo di ricerca, interamente dedicato all’arte, alla scienza e alla tecnologia. Che un’altra annata all’insegna della Crypto Art abbia inizio.
Oltre 20.000 opere d’arte, più di 320 artisti. Le parole degli organizzatori
«Tramite un flusso di immagini generate da un sistema di intelligenza artificiale», spiegano da Reasoned Art, «AI Dataportal_Arch of Light riveste l’Arco della Pace di una seconda pelle in continua trasformazione che racconta la storia del nostro Paese. Per questa occasione gli artisti hanno configurato un’AI capace di reinterpretare e dare nuova vita a oltre 20.000 opere d’arte – di oltre 320 artisti – che appartengono ai più svariati movimenti artistici, dall’arte bizantina all’arte contemporanea italiana». E non solo: «All’interno dell’opera sono stati inclusi i dati annuali della mappa del firmamento italiano raccolti dalla NASA e tutto il nostro patrimonio letterario digitalizzato», aggiungono. Dati che coprono un arco temporale di oltre 1700 anni, per tradurre le parole in numeri.
L’obiettivo del progetto? «L’operazione nasce con l’intento di avvolgere l’Arco della Pace in un intimo abbraccio, come a proteggerlo dalla senescenza che lo scorrere del tempo potrebbe riservargli. Un coro affiatato che inneggia alla Pace con un messaggio molto potente: l’innovazione non è nemica della tradizione, ma una complice appassionata e fedele». Insomma, la città del futuro esiste, ed è presente più che mai – con tanto di monumenti storici che connettono a suon di tecnologia il mondo digital con il “vecchio continente” in real life. Ora non resta che scoprire il suo prezzo finale. Stay tuned.