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Parliamo ancora di NFT (Non-Fungible Token), i token crittografati su una blockchain che costituiscono informazioni uniche e non intercambiabili. Nell’attesa di conoscere la cifra a cui verrà aggiudicato Everyday, il primo lavoro completamente digitale all’asta da Christie’s (lo travate qui), scopriamo che l’artista e musicista canadese Grimes ha messo in vendita una collezione di 10 opere NFT sulla piattaforma NFT Nifty Gateway, annunciando l’evento con un rapidissimo tweet. Il risultato? Tutto venduto in 20 minuti, con un guadagno di 5,8 milioni.
«Ho fatto arte 10 o 12 anni prima di toccare una tastiera», rivelava la musicista a Bloomberg lo scorso maggio, e proprio lei, un anno fa, metteva in vendita una percentuale della sua anima per “la migliore offerta”, suscitando un mix di polemiche e curiosità. Insomma, Grimes non è nuova ai colpi di scena e cavalcare la moda dei NFB – specialmente nell’ultima settimana – sembra davvero un’ottima mossa.
Ma qual era il contenuto del suo bottino milionario e ultra tech? Opere d’arte digitali, dicevamo, in parte uniche e in parte in edizione limitata, alcune delle quali includevano anche composizioni musicali. Punta di diamante della vendita è stato Great of the Old, aggiudicato per $ 389.000. Ottimi risultati anche per Mars, il video con un cherubino che protegge Marte, venduto in 388 edizioni da $ 7.500,00; curiosamente, lo stesso pianeta dove il fidanzato di Grimes, l’imprenditore Elon Musk – nonché secondo uomo più ricco al mondo – prevede di portare gli umani grazie alla sua compagnia, la Space X.
[…] Il costo dei nifties è legato al valore che i compratori assegnano all’opera, ed è fortemente influenzato dalla popolarità del creatore (Grimes, per esempio, ci ha fatto un bel gruzzolo). […]