Torna Artissima, edizione numero trentuno. E con questa tutta una serie di opening sparsi tra fondazioni, musei e gallerie, in una stretta sempre più collaudata tra i players del settore che prende il nome di Torino Art Week. Tra i pit stop da segnarsi in agenda, anche le “altre” fiere e gli eventi di arte diffusa che fanno bella la città, vale a dire Paratissima, Flashback, DIFFUSISSIMA®, Apart Fair e The Others Art Fair. Ecco la guida di exibart per orientarsi tra il dedalo di proposte torinesi, a poche ore dal segnale del via.
È Flashback ad aprire il nostro tour, la fiera dove tutta l’arte è contemporanea. Dove? In Corso Giovanni Lanza 75. Quando? Dal 31 ottobre al 3 novembre (preview il 30 ottobre). «Questa edizione», spiegano le direttrici Ginevra Pucci e Stefania Poddighe, «si interroga sul significato profondo dell’equilibrio, stato di quiete che emerge dal bilanciamento delle forze. Un concetto che attraversa numerosi ambiti – dalla scienza all’economia, dalla politica alla biologia, fino alla sfera sociale e psicologica. E inevitabilmente anche l’arte. Ma il raggiungimento di tale equilibrio è davvero sinonimo di giustizia e correttezza?». Ci sono i grandi nomi tra i corridoi di Flashback, da Bruegel ad Hayez, da Fontana a Schifano, senza limiti tra arte fiamminga e big del Novecento (sono tutti contemporanei, si diceva, anche i capolavori datati 500 anni fa). Tra le gallerie della 12esima edizione, menzioniamo Arcuti Fine Art, Bottegantica, Galleria Canesso, Mirco Cattai Fine Art & Antique Rugs, Galleria dello Scudo, Flavio Gianassi – FG Fine Art, Galleria Carlo Orsi, NP – ArtLab e (per la prima volta) De Jonkheere. Dicono ancora dalla fiera: «Il pubblico si muove come un funambolo, tirato ora da un estremo della corda, ora dall’altro, chiedendosi se raggiungerà mai la sintesi, l’equilibrio, e se questo sia sensato, giusto, etico». Equilibrium?, con il punto di domanda finale.
Tappa numero 2: Paratissima. In una veste davvero speciale nel 2024, anno in cui la fiera festeggia i – primi – vent’anni del suo viaggio trasversale nel mondo dell’arte contemporanea. I protagonisti assoluti: 350 artisti estremamente eterogenei, dalle arti visive alle nuove forme di espressione digitale. Quando? Dal 31 ottobre al 3 novembre. Dove? In una sede inedita, gli Uffici | SNOS progettati da Iosa Ghini Associati, in quelli che una volta erano gli Uffici Seat Pagine Gialle, tra colori e giochi di luce. «Paratissima VENTI», rivelano gli organizzatori, «è il punto d’incontro tra passato e futuro, un’occasione per riflettere sulle correnti che hanno plasmato la nostra storia, ma anche un’opportunità per sperimentare nuove prospettive». L’obiettivo? Sempre lo stesso, da vent’anni: «Offrire al pubblico un’esperienza immersiva e coinvolgente».
Giunge all’VIII edizione Apart Fair, la fiera dedicata all’antiquariato. Quando? Dal 30 ottobre al 3 novembre. Dove? Nella storica Palazzina della Promotrice delle Belle Arti, ovviamente a Torino. Sono 40 quest’anno i galleristi che espongono le loro opere migliori, nessun confine tra archeologia e design contemporaneo, con provenienze dall’Europa all’Asia all’America. E con tanto di vetting iniziale, che garantisce l’autenticità delle opere, tutte esaminate prima dell’apertura. Qualche esempio? C’è il Ritratto della Signora Martinez de Hoz di Giovanni Boldini tra gli esemplari di interesse di questa edizione, a portarlo è la Galleria Bottega d’Arte Montecatini Terme – Cortina d’Ampezzo – Forte dei Marmi. «L’arte come viaggio tra i continenti, nei secoli», come da slogan della fiera.
Arriviamo a Diffusissima, ovvero l’evento di arte diffusa che invade la città di Torino. Quando: dal 19 ottobre al 3 novembre, con un ricco programma di mostre, installazioni, performance, workshop e opere collettive. Dove: da Barriera di Milano, in piazza Teresa Noce, fino a piazza Solferino, passando per Palazzo Coardi di Carpeneto e Con/Temporary Space Macario di via Santa Teresa (per citare solo alcune delle tappe). Diffusissima, senza ombra di dubbio. Il tema specifico del 2024? Beyond Art, l’arte che incontra i grandi cambiamenti epocali che sono alle nostre porte. Ma attenzione: «Non è una fiera!», tengono a specificare gli organizzatori. «Si tratta di un progetto che porta l’arte a nuovi livelli di fruizione. Non più solo nei luoghi canonici ma in luoghi comuni, quelli che frequentiamo tutti i giorni. Nasce dall’esigenza concreta e culturalmente sentita di ripensare i luoghi comuni dell’arte». Parole d’ordine: diffusa, innovativa, aperta, sociale, interconnessa, emozionale.
Ultima tappa, The Others Art Fair, «un progetto rivoluzionario, nato con l’obiettivo di intercettare il linguaggio delle nuove generazioni e valorizzare le realtà emergenti», che giunge quest’anno alla XIII edizione. «È una rassegna sperimentale che presenta le più innovative espressioni artistiche nazionali e internazionali», rivelano dalla fiera. Quando? Dal 31 ottobre al 3 novembre. Dove? Nella sede dell’International Training Centre of the ILO – International Labour Organization, in Viale Maestri del Lavoro 10, Torino – ma è «Nomade di natura» The Others, è ospitata sin dagli esordi in sedi non convenzionali, contribuendo a rivitalizzare e riconvertire edifici e strutture, e con questi l’economia di interi quartieri. Tra gli espositori del 2024: Artbite Project, Bianchizardin, Contemporary Cluster, Crag Gallery, Esh Gallery e Roccavintage.
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