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Lo scorso marzo, a Londra, la sua Girl with closed eyes sgranava gli occhi a forza di bid, tempestata da rilanci fino a quota £ 15.2 milioni. Tra i tesori della Paul Allen Collection, a novembre, Large interior, W11 (after Watteau), del 1981-83, trovava un acquirente per la cifra monstre di $ 86,3 milioni. Fino a domani, 22 gennaio, la National Gallery presenta la più ampia retrospettiva degli ultimi tempi dedicata al pittore della carne, il britannico Lucian Freud. Ma è già pronta a migrare a Madrid la sua ossessione per i corpi, per la materia colante, nei ed efelidi come costellazioni: il Thyssen-Bornemisza la attende a partire dal 14 febbraio 2023, con capolavori che promettono – lo dice il titolo – Nuove prospettive. Ed ecco le prossime proposte all’incanto, sempre allineate con la fame del mercato: Christie’s annuncia due rare esplorazioni del paesaggio di Freud nel corso della 20th/21st Century: London Evening Sale. Insieme, il 28 febbraio, potrebbero raggiungere fino a £ 9 milioni.
Prima Scillonian Beachscape (1945-46), in catalogo con una stima di £ 3.5-5.5 milioni: l’ambientazione esotica, i colori brillanti, un agrifoglio marino e una pulcinella esattamente stagliati sulle campiture dello sfondo. È uno dei primi dipinti dell’artista – rivelano gli esperti – è tra i pochissimi ispirati da una visita alle Isole Scilly, arcipelago al largo della Cornovaglia. E poi c’è Garden from the Window (2002), con i suoi lampi di luce screziati attraverso i grumi della buddleia. Coni violacei, certi più secchi, tutti indagati in superzoom. Foglie e petali resi con le stesse rigorose trame applicate alla carne umana, grovigli, fittissimi, quasi intrecci di gambe e braccia umani (£ 2.5-3.5 milioni). Entrambi – la vista sulla spiaggia e il giardino in macro-dettaglio – provengono dalla stessa collezione privata e in precedenza facevano parte della preziosa raccolta di Simon Sainsbury.
Ottimo tempismo per l’artista britannico, reduce da un fatturato 2022 da $ 98.1 milioni – un record, in effetti, contro i $ 22.9 milioni generati nel 2021, gli $ 1.3 milioni del pandemico 2020 e i $ 13 milioni del 2019. Il traguardo assoluto di Freud per un paesaggio? Waste Ground, Paddington, $ 7,8 milioni nel 2014 (Christie’s), seguito da Painter’s Garden del 2003 che a New York, 4 anni fa, veniva aggiudicato per $ 6 milioni (Christie’s). Ma c’è anche Thistle, un cardo del 1967, tra i superzoom di fiori e piante nel raro campionario botanico del pittore. Sempre da Christie’s, nel 2008, toccava il tetto di $ 768.728.
«Lucian Freud, venerato come uno dei più grandi pittori del XX secolo, è tornato continuamente al mondo naturale come fonte di ricca ispirazione per tutta la sua carriera», rivela alla stampa Tessa Lord, Acting Head of Department, Post-War and Contemporary Art, Christie’s London. Come Acacia del 1975, che da Sotheby’s Londra, nel 2005, svettava con una vendita da $ 1 milione. O ancora un’altra scena marina, il disegno Beach Scene With a Boat (una spiaggia dorata proprio come in Scillonian Beachscape) che da Sotheby’s, nel 2011, volava a $ 4.3 milioni. Ancora immagini nette, ancora campiture di colori come sfondo. «Questo fascino per la vita», aggiunge Lord, «è perfettamente inglobato in questi due squisiti dipinti che offrono agli spettatori una visione dei suoi inizi e degli ultimi anni. Ci aspettiamo che risuonino tra i nostri collezionisti internazionali, in particolare alla luce della recente retrospettiva del centenario della National Gallery di Londra “Lucian Freud: New Perspectives” che aprirà a breve al Thyssen-Bornemisza Museo Nacional di Madrid».
Appuntamento al 28 febbraio, con il verdetto finale.