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Pandolfini vende un vaso della dinastia Qing per oltre 1,7 milioni
Mercato
Un vaso imperiale della dinastia Qing, con Marchio, Periodo Qianlong, realizzato in porcellana Famiglia Rosa con la tecnica Doucai: sono queste le coordinate del lotto superstar di Pandolfini, volato fino a 1,715,500 euro a partire da una stima “su richiesta”.
Ad acquistarlo è stato un collezionista straniero collegato al telefono, nuovo proprietario di questo rarissimo esemplare dal collo affusolato, con le anse color rosso a mo’ di drago Kui e l’iconica scena dei “100 ragazzi”. Il significato? Il corteo di bambini in festa tra animali e strumenti musicali rievoca il re Wen della dinastia Zhou (1046 a.C-476 a.C), che – raccontano dalla casa d’aste – aveva 99 figli e ne adottò uno per arrivare a 100. Chiaro simbolo di prosperità, l’immagine caratterizza un topos decorativo già noto ai tempi della dinastia Song (960-1279), poi esploso sotto il regno Qianlong.
La cromia eccezionale del vaso – realizzato, dicevamo, con la tecnica Doucai (“dei colori contrastanti”) – merita senz’altro una menzione speciale. «Si tratta di una tecnica di decorazione utilizzata già dal XV secolo per la porcellana cinese», leggiamo sul catalogo della maison, che ne colloca gli esordi ai tempi della dinastia Ming, nelle fabbriche imperiali di Jingdezhen. «Il metodo prevedeva che parte del disegno e alcuni dei contorni fossero invetriati e cotti ad alte temperature, successivamente al decoro venivano aggiunti smalti di diversi colori cotti a temperature inferiori, donando al pezzo un’affascinante bidimensionalità». Solo un esemplare custodito nelle sale del Museo della Città Proibita di Pechino, secondo gli esperti, è paragonabile «per tecnica, grandezza e bellezza» a quello battuto all’asta da Pandolfini.
Non solo il Vaso Doucai. Tutti gli higlights dell’incanto
Quasi 300 lotti, esitati questa settimana per un totale di 3,2 milioni di euro e un incremento del 307% del monte stime, hanno scandito la vendita di Arte Orientale di Pandolfini. Primo fra tutti, uno sgabello a cinque gambe realizzato in Cina durante la Dinastia Qing-Ming, travolto da una pioggia di bid per un final price di 85.000 euro (stima: 5.000-7.000 euro); il gruppo di Otto Immortali paludati in vesti eleganti, al lotto 55, ha triplicato la richiesta arrivando fino a 68,750 euro (stima 20.000-30.000 euro); la scultura in bronzo dorato di Guandi, Cina Dinastia Ming secolo XVI-XVII, ha chiuso a 95.000 euro dai 10.000 euro di partenza; e ancora il grande vaso Dinastia Qing XIX-XX, che cristallizza una scena di battaglia, è passato di mano per 11,875 euro – oltre 5 volte rispetto alla valutazione iniziale.
Ancora qualche numero. Una coppia di ciotole cinesi Dinastia Qing, con Marchio e del periodo Qianlong, in porcellana bianco-blu decorata a fiori e rami, è stata aggiudicata per la cifra straordinaria di 32,500 euro (stima: 6.000-8.000 euro). Non tradisce le aspettative la coppia di incensieri con coperchio realizzati in giadeite, Cina XX secolo, passati di mano per 50.000 (stima: 600-800 euro); e terminiamo con l’intramontabile successo delle giade, che da Pandolfini trovano un degno rappresentante nell’intaglio del VIII secolo al lotto 21, battuto per 25,000 euro (stima: 15.000-20.000 euro).