Annunciati i vincitori del Paris Photo–Aperture PhotoBook Award dell’undicesima edizione, uno tra gli eventi più attesi di questa settimana dedicata alla fotografia. Carla Williams è la vincitrice del primo libro fotografico con Tender (TBW Books, Oakland California). La fotografa losangelina si è aggiudicata 10mila dollari – a detta della giuria – perché il suo lavoro unisce alchimia visuale e sensualità mutevole, ed è permeato da un profondo senso dell’essere e del divenire. Ricordiamo che la giuria di quest’anno è composta da Laia Abril, artista, Tamara Berghmans, curatrice al Fotomuseum Antwerpen (FOMU), Alexis Fabry curatore e fondatore della Toluca Fine Art, Alona Pardo, curatrice al Barbican e Mark Sealy, direttore di Autograph e professore presso The University of the Arts London.
The drawer by Vince Aletti (SPBH Editions, Londra), vince il premio per il libro fotografico dell’anno. Profondamente impegnato, questo libro riunisce settantacinque composizioni in cui ritroviamo annunci di gallerie, fogli di riviste come ritagli di giornali, un materiale incredibile che va dagli anni ’70 ad oggi, tutto appartenente al curatore e stimato critico fotografico Vince Aletti. Il premio per il catalogo fotografico dell’anno è stato assegnato a Reporting Congo. Si tratta di un dialogo critico instaurato tra scrittori contemporanei congolesi e delle fotografie storiche di archivio, che rivelano nuove letture e tracciano percorsi narrativi alternativi. Ricapitolazione del Congo: storie africane e immagini coloniali è stato pubblicato in occasione di una mostra al FOMU di Anversa.
L’Aperture Foundation PhotoBook Awards celebra annualmente il libro fotografico a Paris Photo con una mostra di 35 testi e ne premia uno nelle tre categorie, offrendo così uno sguardo sulla diversità e la ricchezza della produzione attuale. Dopo Parigi, la mostra sarà ospitata al Printed Matter di New York per continuare lungo una tournée a livello internazionale. È giusto sottolineare come iniziative di questo genere siano importanti poiché, non solo mettono in valore la creazione artistica, ma anche un settore dell’editoria, quello fotografico, che resta ancora di nicchia.
Negli ultimi tempi si è assistito al proliferare della microeditoria e dell’autopubblicazione, con belle proposte dai formati e contenuti originali, ma economicamente ancora troppo fragili. «Su 185 editori in totale, 42 sono specializzati nella fotografia escludendo qualsiasi altro campo». Lo rivela uno studio sul libro fotografico realizzato, da maggio ad agosto 2019, per iniziativa della direzione generale della creazione artistica del ministero della cultura francese. Cosa fare? In Francia nasce il Photobook Social Club, uno spazio di scambio tra editori indipendenti e i più affermati per discutere, far avanzare le cose più rapidamente e aumentare la visibilità.
Dopo la presentazione alla Biennale d’Arte di Venezia del 2024, il film di animazione in nove parti di William Kentridge…
Incentrata sui temi dello spostamento e del viaggio ma anche della permanenza precaria, la Biennale di Sharjah 2025 ha svelato…
Osservatorio Futura presenta un progetto performativo incentrato sui temi del corpo e dell’alterità: le opere di Greta Di Poce, Gabriele…
Ora è la fragilità del mondo e degli esseri umani che mi attraggono e mi esprimo sia con la scultura…
Le installazioni di Marianna Vittorioso arrivano al Riot Concept Store di Napoli: quando l’arte entra nei luoghi della movida e…
10 giorni con oltre 40 mostre e oltre 80 eventi per un totale di 120 progetti artistici in più di…