Dürer, Rembrandt, Picasso, Goya, ma anche Bernar Venet, Barbara Rae, Kathy Prendergast. Nasce nel VI arrondissement la Paris Print Fair, la fiera dedicata ai maestri dell’incisione che dal 19 al 22 maggio sfileranno nello storico Réfectoire du Couvent des Cordeliers. A tenere le redini di questo evento ultra specializzato sarà la Chambre Syndicale de l’Estampe, du Dessin et du Tableau (CSEDT), che già nel 2018 aveva riacceso l’interesse per il settore istituendo la Semaine des Galeries Parisiennes de l’Estampe et du Dessin. «Come specialisti e professionisti», spiega Christian Collin, presidente del CSEDT e fondatore della fiera, «siamo costantemente di fronte alla domanda: che cos’è l’incisione?». E risponde, poco dopo: «È la memoria duratura delle civiltà, testimone di una sete di rappresentazione visiva che risuona ancora oggi».
19 espositori internazionali, con gallerie provenienti – tra le altre – da Francia, Paesi Bassi, Austria e Spagna. Qualche nome? Galerie Stéphane Brugal, Christian Collin, Palau Antiguitats, Jurjens Fine Art, per rendere l’idea. «Come punto d’incontro per commercianti, collezionisti e istituzioni», aggiunge Collin, «la fiera è un’opportunità per i professionisti del settore di consolidare le loro conoscenze ed espandere i rispettivi orizzonti. Ci sforziamo di erigere ponti tra le molte forme di incisione esistenti oggi – è una pratica allo stesso tempo centenaria e ampiamente contemporanea – la loro diffusione attraverso i continenti e, infine, per accogliere un nuovo pubblico e coltivare un nuovo dinamismo intorno alla disciplina».
Non soltanto le vicissitudini rocambolesche di Art Basel e FIAC, insomma. La Ville Lumière si prepara a un calendario quanto mai fitto, scandito a suon di fiere e di veri tesori. Chapeau. Appuntamento a fine maggio, con nuova Paris Print Fair.
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