Sotheby’s mette all’asta due diademi appartenuti a Joséphine de Beauharnais, moglie di Napoleone Bonaparte e imperatrice di Francia che amò circondarsi di arte e di sfarzi. Si dice che, in soli sei anni, riuscì a spendere oltre 25 milioni di franchi in gioielli e vestiti e che, proprio prima di morire, chiese di indossare una veste rosa allacciata con i fiocchi. Le piaceva personalizzare ogni cosa, studiarla, scoprire i segreti delle pietre e dell’incisione dal direttore del Musée Napoleon, Dominique-Vivant Denon, e poi mostrare i suoi preziosi alle dame di compagnia, a tavola, vicino al fuoco del camino. Chissà quanta verità c’è in tutte queste storie. Quello che è certo è che Joséphine seppe dettare mode: insieme al marito, riportò in auge l’antica passione per i cammei, che applicava con gusto sui gioielli e sul suo immenso guardaroba, imitata ben presto dalle nobildonne di tutta Europa.
«Questi maestosi gioielli montati con cammei e intagli evocano certamente lo stile della grande imperatrice Joséphine – il suo rango di moglie di Napoleone Bonaparte, il suo gusto impeccabile e il suo interesse per il mondo classico», spiega Kristian Spofforth, Capo del dipartimento di Gioielli, a Londra. «L’imperatrice Joséphine era molto più che una semplice collezionista di antichità. Essendo la prima a incorporare questi cammei e intagli nel suo abito, indossandoli insieme a perle e diamanti, creò una nuova moda che travolse Parigi e il mondo, basata su forme neoclassiche. I gioielli qui proposti dimostrano la più fine e delicata lavorazione dei migliori laboratori francesi e, oggi, non esistono quasi più pezzi paragonabili al mondo. Quando le mode cambiavano, i gioielli venivano scomposti e rimodellati, rendendo la loro sopravvivenza davvero eccezionale».
Provenienti da una collezione privata britannica dove sono rimaste per almeno 150 anni, entrambe le parure sono ancora contenute nelle scatole di cuoio originali. Il prezzo stimato? Rispettivamente 200.000-300.000 sterline e 100.000-200.000 sterline. Gli esperti tengono a sottolineare che un esemplare molto simile sia custodito oggi nella collezione della famiglia reale svedese, ereditata proprio dal figlio di Joséphine, Eugène Rose de Beauharnais. Sarà ancora un reale, stavolta, ad aggiudicarsi questi tesori? Appuntamento alla Sotheby’s London Treasures Sale del 7 dicembre per scoprirlo.
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