Un totale da $ 1,3 miliardi, con private sales che ammontano a $ 250 milioni (il 20% in più rispetto al 2021). Ma anche un sell-through dei saldi serali pari al 96%, quasi un terzo degli acquirenti da identificare come millennials, 148 artisti al loro debutto all’incanto e il dipartimento degli orologi che fa scintille, tra Ginevra, New York e Hong Kong, con un’inarrestabile catena di white gloves. «Phillips», dichiara il CEO Stephen Brooks, «si trova nel bel mezzo di uno straordinario periodo di crescita, diverso da qualsiasi cosa abbiamo mai sperimentato, e i risultati del 2022 testimoniano sia la resilienza del mercato che la nostra forza al suo interno». Il top lot assoluto? Untitled di Jean-Michel Basquiat – del 1982, ovviamente – venduto a un cliente asiatico, a New York, per $ 85 milioni. Al secondo posto Cy Twombly, $ 41,6 milioni, con le sue pennellate rosso sangue, rosso vino (ve ne parlavamo qui). E poi Relief Éponge bleu sans titre (RE 49) di Yves Klein, che ha chiuso la partita a quota $ 20 milioni, seguito dai $ 15,6 milioni per 39=50 (un insolito regalo di compleanno, leggete qui) ad opera di Alexander Calder. È il totale più alto di sempre nella storia della maison, per il secondo anno consecutivo.
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