Un’asta di 61 oggetti provenienti dalla collezione di Antonio Fornaroli, il più stretto collaboratore di Gio Ponti. Insieme lavorarono fin dagli anni ’30 a una serie di progetti a dir poco pionieristici, spesso iconici, inclusi il rivestimento in lastre di marmo del monumentale Palazzo Montecatini di Milano (1936), gli studi per la struttura del cosiddetto Pirellone (1956-1960), il progetto originale del Palazzo Savoia Assicurazioni (1971). Ed ecco a Londra, da Phillips, una sfilata di lotti provenienti dalla casa del grande ingegnere, architetto, figura chiave del design italiano del XX secolo; tutti venduti al 100% del loro valore, da Pablo Picasso a Fausto Melotti, passando ovviamente attraverso le creazioni iconiche di Ponti. Il risultato finale: £ 923,862. «Un momento significativo nel mercato globale per il design italiano», lo definisce a caldo Domenico Raimondo, Head of Design, Europe, and Senior International Specialist.
Sguardo ai pezzi forti della tornata, vero e proprio squarcio sulla vita quotidiana di una famiglia italiana di metà secolo, testimonianza silenziosa, sempre elegante, delle continue contaminazioni tra design e arte. E infatti: guida la vendita la piccola scultura Footballeur di Picasso, dritta fino a quota £ 139,700. Medaglia d’argento per Gio Ponti, Two custom bookcases with integrated cabinets, circa 1955, £ 76,200 – a partire tra l’altro da una stima di £ 5000 – 7000. E c’è sempre Ponti al terzo posto, insieme ad Adriano Spilimbergo stavolta, sono loro gli autori del Unique illuminated wardrobe with twelve integrated paintings, aggiudicato per £63,500.
«Vorrei ringraziare i nipoti di Antonio Fornaroli per la fiducia accordataci e per averci permesso di raccontare la storia del più caro amico e socio di Gio Ponti attraverso gli oggetti con cui sono cresciuti», prosegue Domenico Raimondo. «Vorrei anche ringraziare i nostri clienti per il loro incrollabile e continuo sostegno. Casa Fornaroli ha rappresentato un’opportunità unica nella vita per acquisire opere uniche e inedite di altissimo artigianato e ha celebrato le collaborazioni artistiche e le relazioni personali che hanno portato alla creazione dell’appartamento milanese di Fornaroli».
«È stata una celebrazione dell’amicizia di Fornaroli con Ponti, durata tutta la vita, e dello spirito di collaborazione artistica tra gli artisti, gli artigiani e i designer con cui ha lavorato, tra cui Paolo Buffa, Fausto Melotti, Carlo Scarpa e molti altri. Questa vendita è stata una testimonianza del genio italico che ha caratterizzato l’arte e il design italiano del XX secolo e i suoi risultati eccezionali testimoniano il fascino internazionale di queste opere».
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