Categorie: Mercato

Phillips NY, il 75% dei lotti è inedito all’incanto

di - 7 Novembre 2021

Georgia O’Keeffe, Joan Mitchell, Amy Sherald, Cecily Brown, ma anche un mobile di Alexander Calder e una natura morta di Pierre Bonnard appartenuta a Henri Matisse. Phillips annuncia i 48 capolavori che sfileranno alla 20th Century & Contemporary Art il prossimo 17 novembre, al 432 di Park Avenue, New York. Il top lot della vendita? Un iconico Pope di Francis Bacon che debutta all’asta puntando dritto a $45 milioni. Ma non sarà l’unica “primizia” a passare sotto il martello: «I collezionisti avranno l’opportunità di acquisire alcune opere d’arte veramente fresche per il mercato», spiegano Jean-Paul Engelen e Robert Manley, Deputy Chairmen e Worldwide Co-Heads dell’asta. «Nella nostra vendita serale, il 75% dei lotti non è mai stato offerto pubblicamente». In pieno stile Phillips, aggiungeremmo.

Ed eccoli quindi i pesi massimi dell’incanto. Oltre al Bacon degli anni ’50, realizzato durante il suo soggiorno a Tangeri, anche Crab’s Claw Ginger Hawaii di Georgia O’Keeffe, descritta dagli esperti come «la più significativa delle immagini hawaiane di O’Keeffe ad essere apparsa all’asta in tre decenni» (stima: $4.000.000 – 6.000.000). E fa il suo ingresso a gamba tesa anche il Panier de fruit di Pierre Bonnard, che «cattura gli ultimi sforzi tecnici della carriera dell’artista e il culmine del fascino permanente di Bonnard per il colore, l’espressione e la percezione visiva» (stima: $2.000.000 – 3.000.000).

Non potevano mancare un Andy Warhol, rappresentato nella sua ricerca sul corpo e sulla bellezza da The Last Supper/Be a Somebody with a Body (stima: $6.000.000 – 8.000.000), e uno straordinario Untitled di Cecily Brown (stima: $3.500.000 – 4.500.000), mentre Welfare Queen di Amy Sherald del 2012 (stima: $1.200.000 – 1.800.000) e Girl in Blue di Ewa Juszkiewicz del 2013 (stima: $80,000 – 120,000) confermano ancora una volta la passione di Phillips per la «vernice fresca». Appuntamento al 17 novembre, per scoprire gli esiti di questa vendita contemporanea. E poi al mattino seguente, con 277 lotti dell’imperdibile Day Sale.

Da Bacon a Juszkiewicz, 5 lotti dal catalogo di Phillips

Francis Bacon, “Pope with Owls” (ca.1958). Rimasta nella stessa collezione americana per quasi quattro decenni, l’opera è una delle fortunate rielaborazioni del ritratto di Papa Innocenzo X di Diego Velázquez, capolavoro fondamentale per la ricerca di Bacon tra il 1949 e il 1971. «Compro libro dopo libro con questa illustrazione del Papa di Velazquez», diceva, «perché mi perseguita e apre ogni sorta di sentimenti». Stima: $35-45 milioni. Courtesy of Phillips
“Crab’s Claw Ginger Hawaii” (1939) di Georgia O’Keeffe è una di quelle opere rarissime da trovare all’asta: «Dei circa venti dipinti che O’Keeffe creò durante il suo soggiorno alle Hawaii, quattordici si trovano nelle collezioni dei musei», spiega Elizabeth Goldberg, Senior International Specialist, American Art and Deputy Chairwoman, Americas. Stima: $4.000.000 – 6.000.000. Courtesy of Phillips
In “Girl in Blue” (2013), Ewa Juszkiewicz dialoga con l’omonimo ritratto di Johannes Cornelisz Verspronck custodito al Rijksmuseum di Amsterdam. Spiega l’artista: «Nelle mie opere attingo incessantemente al passato e intraprendo un dibattito con la tradizione. Analizzo il modo in cui le donne sono state presentate nella pittura e sono particolarmente interessata agli stereotipi culturali e sociali». Stima: $80,000 – 120,000. Courtesy of Phillips
Straordinario esempio delle ultime nature morte di Pierre Bonnard, “Panier de fruit” (ca.1946) vanta un curriculum illustre: tra i suoi proprietari, anche Henri Matisse e suo figlio Pierre. Stima: $ 2.000.000 – 3.000.000 . Courtesy of Phillips

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