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Prima Christie’s, poi Sotheby’s, ora Phillips: le tre grandi case d’asta internazionali si sono sfidate sul fronte degli NFT e i risultati sono arrivati forti e chiari. $69,3 milioni per Beeple, $16,8 milioni per Pak e $4,1 milioni per Mad Dog Jones – da ieri, l’artista canadese vivente più costoso. «Grazie», scrive nella descrizione di un nuovo post su Instragram, «Replicator è stato il progetto più significativo della mia vita».
Un traguardo incredibile se pensiamo che, proprio come per Everydays di Beeple, anche l’offerta di partenza per Replicator era di appena 100 dollari (ve ne parlavamo qui). Il lavoro di Mad Dog Jones è rimasto online per due settimane e i bid sono arrivati a $2,4 milioni nelle prime 24 ore, per poi salire vertiginosamente negli ultimi 5 minuti. Il risultato? $4,1 milioni per un’opera – l’illustrazione di una fotocopiatrice! – capace di produrre nuovi NFT ogni 28 giorni.
Ancora nessun dettaglio sull’identità dell’acquirente, ma la maison riferisce che fossero 16 i collezionisti a contendersi Replicator, con rilanci da Nord America, Europa, Asia, Medio Oriente e Australia. Alla fine, la migliore offerta è arrivata da un cliente del tutto nuovo per Phillips, forse incuriosito dalla nuova rotta digitale di una casa d’aste tradizionale. Si paleserà con un tweet, adesso, come è già avvenuto per Eric Young dopo l’aggiudicazione del Pixel di Pak?
«Sono assolutamente sbalordito dalla risposta che Replicator ha generato in tutto il mondo», commenta l’artista Mad Dog Jones. «Rende umili vedere la propria opera d’arte risuonare tra persone di ogni estrazione sociale, che hanno espresso il proprio entusiasmo per l’idea, la tecnologia e le immagini. Sono molto grato a tutti per il loro sostegno in questa impresa entusiasmante. Replicator è solo l’inizio e non vedo l’ora di scoprire il viaggio a partire da qui».
Gli fa eco Rebekah Bowling, Senior Specialist of 20th Century & Contemporary Art di Phillips, che insiste sul rapporto tra arte NFT (Non-Fungible Token) e arte IRL (In Real Life): «L’entusiasmo per il rivoluzionario NFT di Mad Dog Jones ha consolidato la reputazione dell’artista come qualcuno che continua a spingere i confini delle aspettative dell’arte digitale. Siamo stati lieti di vedere il supporto dei collezionisti tradizionali di arte “fisica”, così come quelli attivi nella comunità crittografica, con Replicator che ha contribuito a colmare il divario tra i due».
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