Phillips torna a New York con New Now, l’evento dal vivo che segna l’ennesimo successo per questo format ormai collaudato: 5,8 milioni di dollari realizzati, l’82% di venduto per lotto e l’84% per valore, 8 record d’artista e 6 nomi introdotti sul mercato secondario.
Amoako Boafo si riconferma la star indiscussa di Phillips con Lighter (2018), venduto per $325.000, vale a dire 8 volte in più rispetto alla stima di $40.0000; e non riusciamo quasi più a stupirci, in realtà , perché dalla sua prima apparizione nelle aste – avvenuta da Phillips all’inizio di quest’anno – l’artista ghanese non ha mai tradito le aspettative, con risultati sempre superiori a qualsiasi pronostico. Un piccolo appunto: l’opera Lighter era stata acquistata poco più di un anno fa al Roberts Projects di Los Angeles e viene quindi reimmessa sul mercato a distanza di poco tempo; ma anche questa dinamica fatica a sconvolgerci dopo che proprio un dipinto di Boafo realizzato nel 2019 è stato rivenduto almeno quattro volte in un anno soltanto.
Passiamo dunque alla seconda aggiudicazione più alta, Blue tree (2016) di Matthew Wong, un altro nome che ha fatto capolino nel 2020 nel mondo degli incanti e che, da New Now, è riuscito a raddoppiare più e più volte la stima iniziale, volando rapidamente da $50,000 a $300,000. Al terzo posto, poi, Study of the Suitor: Harper Caldwell Jr. (2011), l’opera di Titus Kaphar che è stata battuta per 187.500 dollari, partendo da una minima di $30.000. Insomma, come in passato, gli artisti emergenti trovano terreno fertile da New Now. Una sorte meno entusiasmante sembra spettare invece ai grandi delle gallerie blue-chip, come nel caso di Surveillance Camera di Ai Weiwei (stima $100.000-150.000) che conclude con un invenduto.
«Questa vendita segna la prima asta trasmessa dalla sala di Phillips a New York in oltre sei mesi e i risultati confermano la continua domanda di artisti emergenti in tutte le aree geografiche, con la partecipazione di offerenti da quasi 50 Paesi. Abbiamo introdotto sei nuovi artisti sul mercato secondario con una straordinaria risposta da parte dei collezionisti, tra cui Arcmanoro Niles, il cui Homegrown ha realizzato 23.750 dollari, quasi otto volte la sua bassa stima di 3.000 dollari; Melike Kara, la cui opera Tankstelle (mother) ha triplicato la sua stima bassa fino a raggiungere 32.500 dollari; e Van Hanos, il cui Wishful Thishful Thinking ha venduto per 15.000 dollari, a dispetto della sua stima di 4.000-6.000 dollari. Le opere di Amoako Boafo e Matthew Wong, entrambi venduti all’asta per la prima volta nel 2020, hanno realizzato i prezzi più alti della vendita, ognuno dei quali ha superato le proprie stime. Sono poi felice di riferire che abbiamo battuto otto record di artisti, tra cui quelli di Firelei Báez, Caitlin Keogh e Marcus Jahmal».
La capitale coreana si prepara alla quinta edizione della Seoul Biennale of Architecture and Urbanism. In che modo questa manifestazione…
Giulia Cavaliere ricostruisce la storia di Francesca Alinovi attraverso un breve viaggio che parte e finisce nella sua abitazione bolognese,…
Due "scugnizzi" si imbarcano per l'America per sfuggire alla povertĂ . La recensione del nuovo (e particolarmente riuscito) film di Salvatores,…
Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…
La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…
Si intitola “Lee and LEE” e avrĂ luogo a gennaio in New Bond Street, negli spazi londinesi della casa d’aste.…