L’artista britannico Damien Hirst, superstar dell’arte contemporanea ha subito un calo delle vendite durante la recessione, ma il suo mercato potrebbe essere di nuovo in salita vista la sua ultima trovata. Aprirà un museo gratuito, dal nome Newport Street Galley, nel sud di Londra per mostrare la sua collezione privata di opere di altri artisti. Così Hirst potrebbe salvare la sua carriera, perché mentre il museo apre le sue porte un insieme indipendente, ma potente di commercianti, collezionisti e consulenti d’arte sono pronti a scommettere su un aumento di interesse per Mr. Hirst, che potrebbe sconfinare in un aumento delle vendite per le sue opere.
Molti dealer come il commerciante di New York Jose Mugrabi, stanno mettendo in magazzino degli Hirsts nella speranza di rivenderli con profitti più alti fra qualche mese, forti della convinzione che una nuova generazione di collezionisti d’arte avrà voglia di comprare i suoi lavori. Mugrabi, che ha contribuito in passato a montare campagne ritorno alla vetta per artisti comeAndy Warhol, Jean-Michel Basquiat e Richard Prince, ha detto che possiede 120 pezzi di Mr. Hirst, inclusa una serie di opere dal valore di 33 milioni di dollari comprate nel suo studio di Londra.
In questi giorni, è molto più rischioso scambiare un Hirst all’asta di quanto non fosse dieci anni fa, secondo Michael Moses, co-fondatore di Belle Asset Advisors una società di monitoraggio delle aste, i collezionisti che hanno acquistato e rivenduto le sue opere dal 2005 hanno principalmente subito perdite.
Jose Mugrabi ha dichiarato che: «Damien Hirst è nella stessa situazione di Andy Warhol negli anni Novanta, il suo prezzo è secondario, la gente ama Hirst e alla fine pagherà molto per lui, il suo lavoro è iconico e rimarrà nella storia».
In un mondo come quello dell’arte, in cui il gusto di pochi può influenzare gli acquisti di molti, non appena si tornerà a parlare di Hirst, delle sue trovate originali, ma soprattutto delle sue mostre e delle sue opere, sarà facile vedere salire i suoi prezzi nelle aste.