Classic Week di Londra. Ovvero l’ultimo appuntamento semestrale dell’art market, prima di ritirarsi sotto il sole cocente della Monaco Art Week. Con cappello a falda larga e minorchine ai piedi. E così le majors Sotheby’s e Christie’s – che a inizio anno, a New York, vendevano Procaccini, Van Dyck e Meléndez – ora ripercorrono la strada dell’antico con un’accurata selezione di capolavori. Non «una sfilza», ça va sans dire, perché gli old masters in circolazione sono sempre più introvabili, sempre più rari. Mentre si espandono a macchia d’olio i vecchi maestri senza nome, o comunque senza blasone, nella speranza di anticipare riscoperte, tendenze, mode. Lo conferma a exibart Maurizio Canesso, adesso che Milano e Parigi festeggiano i 30 anni della sua galleria: «Il mercato degli Old Masters oggi premia opere di pittori celebri e con soggetti iconici, rigorosamente in ottimo stato di conservazione. In questi casi, si arriva a cifre mai raggiunte prima». In numeri: generavano vendite per $ 313 milioni i fantomatici vecchi maestri, nel 2023, con un calo del 4% rispetto al 2022. «Tuttavia, il numero di lotti venduti è aumentato del 19% rispetto al 2022, e così anche il tasso di vendita», recita l’ultimo report di ArtTactic. Ora il mercato secondario si mette in mostra con qualche pittore altisonante, qualche aneddoto, una limitata dose di garanzie. Il top lot della stagione? Il Riposo durante la fuga in Egitto di Tiziano. Christie’s London lo mette in vendita il prossimo 2 luglio con una stima (ampia) di £ 15-25 milioni.
Correva l’anno 1878 quando il mercato incrociava il suo sguardo per l’ultima volta – sempre a Londra, sempre da Christie’s, prima di entrare nella collezione di Longleat House. Prima di allora, Riposo durante la fuga in Egitto era già passato nei secoli per le mani di duchi, arciduchi e imperatori del Sacro Romano Impero, e nel 1636 veniva valutato “appena” £ 200 nell’inventario del ricco mercante veneziano Bartolomeo della Nave. Due i buchi neri nella sua lunga storia: uno nell’Ottocento, quando le truppe francesi lo trafugarono per destinarlo al Musée Napoléon; l’altro sul finire del secolo scorso, quando fu rubato da Longleat, nel 1995, e poi ritrovato sette anni più tardi, avvolto nella plastica, dal famoso detective Charles Hill. Ciliegina sulla torta: nel 2012 Riposo durante la fuga in Egitto veniva esposto alla National Gallery di Londra, a proposito di – indubbia – qualità museale. Oggi potrebbe segnare un nuovo record d’asta per l’artista, ed è in ottima compagnia.
C’è anche La Madonna delle ciliegie tra gli highlights di casa Christie’s, è una delle tele più celebri di Quentin Metsys, il padre della scuola di Anversa, la stima è di £ 8-12 milioni. Mentre uno dei più grandi dipinti mai eseguiti da George Stubbs, probabilmente il più venerato pittore di animali nella storia dell’arte europea, è in catalogo con una previsione d’incasso di £ 7-10 milioni. «La vendita Old Masters Part I di Londra», rivela a exibart Orlando Rock, Chairman di Christie’s UK, «è l’offerta più forte in oltre un decennio, guidata da capolavori rari di quasi tutte le scuole di pittura europea: italiana (Tiziano), fiamminga (Quentin Metsys), britannica (George Stubbs e Richard Parkes Bonington) e olandese (Frans Hals)». E l’esito del martello arriva a poche settimane da un altro numero clamoroso per la maison, il passaggio di quel melone di Chardin che oltremanica, da Christie’s Paris, è stato aggiudicato per € 26,7 milioni: il record assoluto per il pittore, ma anche l’Old Master più costoso mai venduto in Francia, il dipinto antico francese del XVIII secolo più caro di sempre e – udite udite – la cifra più alta vista per un’opera d’arte, in Francia, nell’anno 2024. Come apripista, niente male.
Parola alla controparte Sotheby’s: «Il mercato degli Old Masters è diverso da molti altri», specifica a exibart Elisabeth Lobkowicz, Old Master Paintings Specialist. «Molto è dettato dall’offerta: i migliori capolavori tendono a emergere dalle collezioni private solo raramente, ma quando lo fanno la domanda è enorme». Ed ecco che dalle fila del gigante Sotheby’s, nella settimana bollente dell’arte antica, a inizio luglio, fa capolino il nome di Botticelli – ovviamente rarissimo all’incanto, ovviamente calamita di rilanci milionari. Come quando nel gennaio 2021, da Sotheby’s New York, il Giovane che regge un tondo schizzava a quota $ 92,2 milioni, diventando il secondo Old Masters più costoso di sempre dopo l’inarrivabile, chiacchieratissimo Salvator Mundi di Leonardo – protagonista a breve di una nuova serie interpretata da Julianne Moore, ma questa è un’altra storia. O ancora quando L’uomo dei dolori, sempre da Sotheby’s, nel 2022, trovava un acquirente per $ 45,4 milioni, seguito a ruota a novembre dalla Madonna del Magnificat di Paul Allen, da Christie’s, un capolavoro da $ 48,5 milioni. Stavolta la maison di Patrick Drahi porta sotto il martello di Londra The Madonna and Child, a landscape through a window beyond, un dipinto appartenuto tra gli altri al distinto banchiere e filantropo Alfred de Rothschild, realizzato da “Sandro Botticelli and Studio”. Tradotto: la stima si fa più affordable – si fa per dire – e scende a quota £ 3-5 milioni.
«Negli ultimi anni», prosegue Lobkowicz, nel corso del nostro scambio, «ci sono state alcune nuove aree interessanti all’interno degli Old Masters che stanno attirando l’attenzione dei collezionisti e realizzando ottimi risultati. Ad esempio, le donne artiste, che lavoravano a fianco dei nomi famosi che conosciamo bene, ma che sono state un po’ perse nella storia. Nella nostra vendita di gennaio, abbiamo stabilito un record per un’opera su carta di un’artista donna, quando l’autoritratto di Elisabeth Vigee le Brun ha raggiunto i £ 3,1 milioni». E il trend prosegue quest’estate, nel corso della evening auction del 3 luglio. Vedi le rose e il gelsomino nel vaso di cristallo di Anne Vallayer-Coster, pittrice alla corte di Maria Antonietta e membro dell’Académie royale de peinture et sculpture a soli 26 anni, che sfidano il rostro per £ 120.000-180.000 – forse è il tempo di accaparrarsela, prima che il mercato la riscopra, ed esploda. Un’altra chicca del catalogo di Sotheby’s: il paesaggio del XVI secolo di Herri met de Bles, un tempo appartenuto nientepopodimeno che a Sir Peter Paul Rubens, che, come consuetudine, volle avere la sua parte e ridipinse alcune delle figure in primo piano. Un divertissement da £ 600.000-800.000. E chiude le fila l’italianissimo Canaletto, una doppia veduta di Venezia, con le Chiese del Redentore e San Giacomo e il Ponte dei Sospiri che si fonde mesto nel rosa azzurro del cielo, asking price £ 2,5-3,5 milioni.
Conto alla rovescia per il verdetto dei vecchi maestri.
Non è ancora passata la loro ora.
La città tedesca di Chemnitz sarà capitale europea della cultura del 2025, insieme a Gorizia e Nova Gorica: il programma…
Cabinet de curiosités: nella sede romana di Tornabuoni Arte, un progetto inedito che mostra l’intimo del mondo di Alighiero Boetti.…
Memorie personali e storia collettiva si intrecciano in un drammatico racconto visivo: alla Galleria Fonti di Napoli, la prima mostra…
Una rassegna di alcuni lotti significativi dell’anno che sta per finire, tra vecchi maestri e artisti emergenti in giro per…
Curata da Stefano Raimondi, MOCKUPAINT di Oscar Giaconia al Museo d’Arte Contemporanea di Lissone rimarrà aperta fino al 26 gennaio…
Il 2024 l'ha dimostrato, l'architettura roboante e instagrammabile è giunta al capolinea. Forse è giunto il momento di affinare lo…