Vi avevamo già parlato del nuovo expansive programme di Frieze Seoul, tra performance dal vivo, film, conferenze e una fitta kermesse di eventi sparsi per tutta la capitale sudcoreana – ben oltre i confini dei booth. A pochi giorni dall’inizio ufficiale, ecco invece tutti i dettagli sugli espositori dell’attesissima terza edizione (4-7 settembre 2024), ancora una volta in strategica concomitanza con Kiaf Seoul. In numeri: oltre 110 gallerie provenienti da 30 Paesi, una bella commistione tra nomi asiatici e internazionali, tra giganti ed emergenti. «Dopo la celebrazione delle comunità creative della città durante le prime due edizioni di Frieze Seoul e in occasione delle biennali concomitanti di Busan e Gwangju», ha dichiarato il direttore Pat Lee, «siamo entusiasti di ciò che settembre, quest’anno, ha in serbo. L’ampia programmazione di Frieze Seoul è destinata a mettere in risalto la vivacità e lo slancio della scena artistica contemporanea coreana».
Sguardo alle sezioni principali. A partire da Galleries, che torna con oltre 80 spazi artistici da tutto il mondo e un’attenzione particolare agli espositori con sede in Asia. Qualche nome? Le coreane Arario Gallery, Gallery Hyundai, Johyun Gallery, Kukje Gallery e PKM Gallery, ma anche DAG (India), The Drawing Room (Filippine), Kiang Malingue (Hong Kong), Galerie Quynh (Vietnam), ROH (Indonesia) e Taka Ishii Gallery (Giappone). Ovviamente presenti i titani internazionali, vedi Gagosian, Hauser & Wirth, White Cube, David Zwirner, Pace Gallery e Thaddaeus Ropac. Ma anche alcuni nomi italiani, da MASSIMODECARLO a Mazzoleni, da Galleria Continua a Robilant+Voena a Cardi.
Non solo. Dopo due anni di ottima accoglienza nella fiera asiatica, torna anche Frieze Masters, a guidarla è Nathan Clements-Gillespie. «Una prospettiva contemporanea unica su migliaia di anni di storia dell’arte», la descrivono dalla fiera, «inclusi oggetti da collezione, importanti maestri del passato e la fine del XX secolo». Con una novità in ottica glocal: quest’anno, Frieze Masters vedrà «una presenza molto più numerosa di gallerie che operano nella regione asiatica», tra cui Asia Art Center, DAG, Liang Gallery, Mizoe Art Gallery, Galerie du Monde e Gallery Shilla (tutti al loro debutto) insieme ai veterani Gana Art, Hakgojae Gallery e Tokyo Gallery + BTAP. Appuntamento al 4 settembre.
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