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Vi ricordate di Secondary Market, il progetto ambizioso di cui vi parlavamo a dicembre? Una vera e propria alternativa alle case d’asta, sviluppata da Emmanuel Perrotin insieme a Tom-David Bastok e Dylan Lessel, con la promessa di un super team di professionisti incaricato di acquistare, valutare e rivendere opere d’arte con commissioni coerenti con gli standard di mercato. Ebbene, dopo qualche mese di attesa abbiamo finalmente una data e una cornice ben precisa: il 7 settembre, a Parigi, in un edificio di 5 piani al n.8 di Avenue Matignon. A pochi passi da Sotheby’s, Christie’s e Artcurial, esatto. Che la sfida abbia inizio.
Sarà una mostra collettiva ad aprire le danze – o l’attacco – di Secondary Market, con opere di artisti quanto mai eterogenei: da Georg Baselitz ad Alexander Calder, da Lucio Fontana ad Andy Warhol, passando attraverso Keith Haring, Ugo Rondinone, Peter Saul, Tom Wesselmann, Donna Huanca, Yves Klein, Peter Halley, Glenn Ligon, Georges Mathieu, François Morellet e Lee Ufan. A dirigere il design della mostra, invece, Cécile Degos, già autrice di numerosi progetti per la Royal Academy of Arts, il Guggenheim Museum, le Musée d’Art Moderne de Paris, le Palais de Tokyo e il Musée d’Orsay. «Questo nuovo spazio offrirà una grande libertà di esposizione e flessibilità nella programmazione, sviluppata secondo gli eventi del momento», rivela l’ultimo comunicato stampa di Perrotin.
«È un’estensione naturale delle attività che la galleria porta avanti da diversi anni, in particolare il nostro lavoro con le proprietà», dichiarava lo scorso dicembre il magnate delle gallerie blue-chip sparpagliate tra Parigi, New York, Hong Kong, Tokyo, Shanghai e Seoul, annunciando l’inaugurazione dell’ennesimo spazio espositivo – in Avenue Matignon, appunto. «L’imminente apertura della galleria», gli facevano eco i partner Tom-David Bastok e Dylan Lessel, «ci permetterà di rafforzare la nostra posizione sul mercato e promuovere le nostre attività come specialisti per l’acquisto e la rivendita di opere d’arte. Collaborando con Emmanuel Perrotin, siamo lieti di offrire ai nostri collezionisti uno spazio dedicato al mercato secondario a Parigi, in un momento in cui questa città sta riconquistando una posizione decisiva sulla scena internazionale dell’arte».
E adesso, a quale porta parigina busseranno i collezionisti per acquistare e rivendere le proprie opere? A quella delle case d’aste tradizionali o di questo nuovissimo – certamente provocatorio – mercato secondario? Stay tuned.