Categorie: Mercato

Seoul 2022: primo sguardo a Frieze e Kiaf

di - 2 Settembre 2022

Benvenuta Frieze Seoul, si aprono oggi i battenti della primissima edizione. Fino al 5 settembre, il meglio di oltre 110 espositori internazionali sfila nella capitale sudcoreana, al terzo piano del COAX Center. Non un luogo a caso, s’intende: prolificano a vista d’occhio, negli ultimi tempi, le nuove sedi delle grandi gallerie in città – a luglio l’annuncio del secondo avamposto di Perrotin, che arriva in coda alle aperture di Pace, Lehmann Maupin, Thaddaeus Ropac, Gladstone Gallery e Peres Projects. Ed ecco il coronamento dell’avanzata a Est, con un mix senza limiti di proposte blue-chip ed emergenti, occidentali e locali. Non solo. Al primo piano della stessa struttura, si svolgerà in contemporanea, dal 3 al 6 settembre, anche Kiaf – Korea International Art Fair, l’ormai ventennale fiera asiatica fondata nel 2002. L’obiettivo: imparare l’una dall’altra, afferma Patrick Lee, direttore di Frieze Seoul. Ed evidenziare Seoul come hub artistico globale, ovviamente, sempre più in competizione con la titanica Hong Kong. Messa in (auto) fuorigioco dalle restrizioni di viaggio della pandemia.

Terzo piano: Frieze Seoul

Alcune proposte (e le prime vendite) dei booth internazionali, a partire dal progetto Post-War European Masters dell’italiana Mazzoleni. Un percorso attraverso la storia dell’arte del XX secolo, dalle avanguardie alle ricerche più contemporanee, con lavori che spaziano da Nero Cretto di Alberto Burri a Infin di Victor Vaserely, passando attraverso a un Attese in verde di Lucio Fontana (da Sotheby’s Londra, nel 2007, una tela analoga passava di mano per £ 378,400). Ricca anche la selezione di Hauser & Wirth, che mescola senza indugio i maestri del Novecento e i grandi attori contemporanei. Troviamo Philip Guston tra le opere dello stand, e poi George Condo con un Red portrait da $ 2,8 milioni, aggiudicato subito da un museo privato della Corea del Sud; Mark Bradford, le recentissime Nuvole di Nicolas Party, e per finire Louise Bourgeois, con la sua Grey Fountain del 1970-1971.

Procediamo. Empty Gallery, da Hong Kong, punta i riflettori sull’incontro-scontro tra passato e futuro, con nomi come Tishan Hsu, Taro Masushio, il giovane Vunkwan Tam. Tra le vendite sensazionali della giornata, il mercante Jason Haam vende un dipinto di Urs Fischer a un collezionista coreano per $ 1,2 milioni, mentre Thaddaeus Ropac trova un acquirente per un Tom Sachs, che chiude la partita per $ 300.000. Robilant+Voena offre un bel tondo di Lucio Fontana, piccolo, dorato (sul retro anche l’impronta del pollice impressa a mo’ di firma, l’avevamo già vista nell’ultima edizione di miart), ma anche Le Coq di Costantin Brancusi, un Sano di Pietro, i sempre confortanti Giorgio Morandi – tanto apprezzati anche dai collectors asiatici per il suo equilibrio universale.

Ultimo pit-stop del terzo piano è Massimo de Carlo, c’è Lacy Buildings di Aaaron Garber-Maikovska tra le proposte del 2022; e poi ancora Giorgio Griffa, Rudolf Stingel, Carla Accardi, Rob Pruitt, in un dialogo serrato, inesauribile, tra maestri italiani e artisti internazionali. «Operiamo da tempo in Asia», rivela a exibart la galleria, «ma questa è tra le nostre prime apparizioni in Corea, dove abbiamo anche fatto molti viaggi in passato per scoprire e sostenere gli artisti. Avevamo previsto una forte energia e la fiera soddisfa le nostre aspettative. Le vendite del primo giorno sono state abbastanza soddisfacenti», e specifica, «vanno da $ 40.000 a $ 600.000».

Restiamo collegati sui risultati dei prossimi giorni in fiera.

Alberto Burri, Nero Cretto, 1978. Acrovinyl on Celotex. 51.5 x 71.5 cm. Courtesy Mazzoleni, London – Torino

Primo piano: KIAF

Apre domani al pubblico la Korea International Art Fair, vi sveliamo alcuni highlights in anteprima. Discesa al primo piano del COAX, discesa nella prima e più longeva fiera d’arte contemporanea in Corea. Si parte anche stavolta da un rappresentante italiano: allo stand A55, Eduardo Secci riunisce i lavori di Wonder Buhle Mbambo, Kevin Francis Gray, Oliver Okolo, Radu Oreian, Maurizio Donzelli, Barry Yusufu e Chris Soal – a quest’ultimo, in particolare, sarà dedicata una mostra personale della galleria, in via Olmetto, a Milano, a partire dal 21 settembre. «Siamo soddisfatti di questa partecipazione», dichiara a exibart Eduardo Secci, che espone per la prima volta a Kiaf. «La fiera ci permette di interagire con un mercato d’arte fertile e dinamico, che vogliamo conoscere meglio».

Cassina Projects inaugura con un solo show tutto incentrato sui nuovi dipinti della ventottenne Larissa De Jesús Negrón, c’è tutto il suo mondo ultraterreno, neosurreale, nelle opere della selezione. Qualche prezzo: Gifts from back home è in vendita per $ 12.000, I don’t feel safe anymore per $ 5500, First Car per $ 6500. La berlinese Peres Projects, dal canto suo, fissa lo sguardo su artisti come Ad Minoliti, Richard Kennedy e Rafa Silvares – belli i suoi dettagli traslucidi di The magician, del 2022. Ultima tappa, Galleria Continua, con una panoramica che include i lavori di Antony Gormley, Daniel Buren, Michelangelo Pistoletto e Ai Weiwei.

«Siamo entusiasti di invitare a Seoul gli appassionati d’arte di tutto il mondo», è il commento di Dal-Seung Hwang, Chairman of Galleries Association of Korea. «La collaborazione tra la fiera d’arte più influente della Corea del Sud e Frieze conferma Seoul come hub del mercato artistico globale – e la Corea del Sud come una delle principali destinazioni per il mercato dell’arte in Asia». Punto per Seoul, si attende la prossima mossa di Hong Kong.

Wonder Buhle Mbambo, Bring back the Colour of My Sky, 2022, acrilico e vernice metallica, 100 x 100 cm, Courtesy l’artista e Eduardo Secci, Firenze, Milano
Veduta dello stand di Eduardo Secci a Kiaf SEOUL 2022, Courtesy gli artisti e Eduardo Secci, Firenze, Milano
Larissa De Jesùs Negròn, First car, 2022. Cassina Projects

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