Non solo de Chirico e la Impressionist & Modern Art Evening Sale: ad aprire l’escalation di Sotheby’s del 28 ottobre, in realtà, è stata l’arte contemporanea, in un appuntamento che ha prodotto $142,8 milioni e il 95,1% del venduto per lotto. A guidare l’incanto, il trio di Alfa Romeo Berlina Aerodinamica Tecnica Concepts (aka B.A.T. 5, 7 & 9d), aggiudicato per $14,8 milioni, mentre Carlo Mollino taglia un nuovo traguardo del design italiano, con il suo Dining Table da $6,2 milioni.
«Durante la nostra Asta Serale d’Arte Contemporanea», commenta Grégoire Billault, responsabile del Dipartimento di Arte Contemporanea di Sotheby’s a New York, «si è accesa la competizione per opere che hanno presentato opportunità uniche di collezionismo – dalle battaglie di sei minuti per un paio di opere di Jean-Michel Basquiat, alla vendita da record del Dining Table di Carlo Mollino, offerto per conto del Brooklyn Museum. Altrettanto entusiasmante è stata l’offerta dell’eccezionale trio di concept car Alfa Romeo degli anni cinquanta, che ha dimostrato che il potere dell’arte e dell’ingegno è sempre attraente sul mercato, indipendentemente dal mezzo».
E così, dopo la Ferrari di Schumacher venduta per 7,5 milioni di dollari nel novembre 2017, la casa d’aste continua a mescolare le carte e a indebolire sempre più i confini serrati tra dipartimenti e categorie, annoverando senza difficoltà dei concept vehicles tra le opere contemporanee, «epitome dell’aerodinamica pionieristica e dell’ingegneria» e «testimonianza di ciò che l’uomo può fare oggi nel campo del design». Ma forse, dopo aver visto uno scheletro di dinosauro insieme ai capolavori di Twombly e di Rothko, da Christie’s, la mossa di Sotheby’s non sembra nemmeno troppo azzardata.
È Carlo Mollino, invece, a regalare sorprese: dopo 10 minuti di rilanci, il suo Important and Unique Dining Table, offerto dal Brooklyn Museum, ha trovato un acquirente per 6,2 milioni di dollari (più del doppio della sua stima di 3 milioni), stabilendo un record mondiale per l’artista e per qualsiasi opera del design italiano. Ottimi risultati anche per la collaborazione tra Banksy e Damien Hirst, la provocatoria Sorry, the Lifestyle You Ordered is Currently Out of Stock, aggiudicata per $2,3 milioni, mentre la scultura Untitled di Ruth Asawa raggiunge i $4,3 milioni e Sumac 17 di Alexander Calder arriva a un tetto di $8,3 milioni.
Un capitolo a parte lo meritano le opere 3 di Brice Marden e 1957-G di Clyfford Still, ritirate dall’asta di Sotheby’s dopo una polemica a dir poco serrata. Ve ne avevamo già parlato qui, ma riassumiamo i fatti: a inizio ottobre, quando il fenomeno del deaccessioning era ormai sdoganato, il Baltimore Museum aveva annunciato la vendita all’asta di tre dipinti delle sue collezioni (tra cui 3 e 1957-G, appunto). Il motivo? «Un’iniziativa basata sulla visione, non sulla disperazione», aveva commentato il direttore Christopher Bedford, spiegando che il ricavato della vendita avrebbe contribuito non solo alla diversificazione delle opere del Baltimore, ma anche a un aumento salariale per i suoi dipendenti, primi fra tutti conservatori, registrar e curatori. E così, tra un polverone di reazioni contrastanti, i dipinti erano stati affidati a Sotheby’s, per venderli all’incanto di arte contemporanea.
Ma ecco, si diceva, il grande colpo di scena: poco prima dell’inizio dell’asta, il museo ha deciso di ritirare le due opere, mentre una terza (The Last Supper di Andy Warhol) aveva già preso la strada della vendita privata. Troppe polemiche, troppe recriminazioni; e infine il Baltimore ha ceduto.
«Siamo stati lieti di assistere ad alcuni momenti emozionanti per le opere di artisti viventi, da Jordan Casteel e Lynette Yiadom-Boakye – i cui straordinari dipinti hanno aperto la vendita – fino a leggende affermate come Frank Stella e Alex Katz», riferisce David Galperin, Head of Sotheby’s Contemporary Art Evening Auctions a New York. «Grandi opere di scultura hanno dato risalto alla vendita, tra cui i prezzi più alti per opere di Alexander Calder, Tom Otterness e Ruth Asawa. È stato anche incoraggiante vedere il continuo successo di artisti come Matthew Wong che, come alla nostra Evening Sale di giugno, ha generato una bidding battle di più minuti che ha superato di gran lunga l’alta stima; la sua opera all’asta è la dell’artista ad aver raggiunto più di un milione di dollari».
Amy Cappellazzo, Sotheby’s Chairman, Global Fine Art, riassume i risultati dei due incanti del 28 ottobre – le vendite di Contemporary, Impressionist & Modern Art – che hanno registrato una partecipazione di quasi 1 milione di collezionisti e appassionati in tutto il mondo, tra sito della casa d’aste e social media. «Sulla scia delle nostre vendite di successo a Hong Kong, Londra e Parigi all’inizio di questo mese, le aste di stasera hanno portato il totale delle nostre vendite serali di arte contemporanea e impressionista e moderna di ottobre a oltre 500 milioni di dollari. Le due aste della serata hanno visto un totale complessivo del 97% dei lotti venduti – un risultato eccezionale, frutto di una vivace offerta per un’ampia varietà di opere».
E prosegue, in merito agli sconvolgimenti di quest’annata fuori dall’ordinario:«Stiamo continuando a ripensare il tradizionale programma delle aste e il modo migliore per offrire ai nostri clienti importanti opere attraverso opportunità flessibili e su misura, che si adattino al meglio a tutte le situazioni. I risultati della serata sono una testimonianza di questo pensiero, e siamo entusiasti di continuare a innovare e a ripensare ciò di cui è capace una casa d’aste. Non vediamo l’ora di portare lo slancio di questa vendita nel nostro New York Day Sales of Contemporary and Impressionist & Modern Art a metà novembre, così come nuove vendite nelle categorie che vogliamo aggiungere al calendario di New York all’inizio di dicembre».
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