15 gennaio 2025

Sotheby’s inaugura la prima asta internazionale in Arabia Saudita con Botero e Magritte

di

I giganti del mercato mondiale in dialogo con il lusso e i capolavori degli artisti local, per un'offerta ovviamente glocal e cross-category

arabia Sotheby's asta
René Magritte, L'État de veille (estimate $1,000,000-1,500,000). Courtesy of Sotheby's

Prima l’annuncio di Christie’s, che a settembre comunicava l’apertura della primissima base permanente in Arabia Saudita per una casa d’aste internazionale. A ruota la risposta – punto su punto – della controparte Sotheby’s: l’8 febbraio, la major batterà in due round un centinaio di lotti in un evento che, a Riyadh, «segnerà la prima asta internazionale nella storia dell’Arabia Saudita» – lo rivela a gran voce il comunicato della maison. Si intitolerà Origins e metterà in dialogo artisti locali insieme ai nomi più blasonati della storia dell’arte globale, ma anche digital art, gioielli, orologi, borse griffatissime e gli ormai ultra-richiesti cimeli sportivi. Qualche lotto in anteprima? C’è una scultura di Alexander Calder tra i pezzi forti dell’incanto, Haute-couture, la creò nell’ultimo anno di vita mentre tornava ai suoi primi giorni di figurazione e caricatura (stima: $ 700.000 – 900.000). E c’è un dipinto eccezionalmente raro del belga Paul Delvaux, La Légende égyptienne s’intitola (stima: $ 500.000 – 700.000), ed è l’unico lavoro dell’artista a raffigurare l’Antico Egitto – capita in un momento non casuale, sul mercato, sulla scia dell’entusiasmo per il centenario dal Manifesto del Surrealismo di Breton. Ma questa è un’altra storia.

sotheby's arabia
Paul Delvaux, La Légende égyptienne, 1953 (estimate $500,000-700,000). Courtesy of Sotheby’s

Altri nomi di spicco pronti a sfilare sotto il martello di Sotheby’s, il prossimo mese: ovviamente Magritte – sempre in aria surrealista – vale a dire l’artista che ha sbaragliato tutte le classifiche, nel 2024, il suo turnover era al 1° posto delle classifiche di Artprice. Per andare sul sicuro, la maison di Patrick Drahi mette in vendita la gouache L’État de veille, la stima è di $ 1.000.000 – 1.500.000. Poi senz’altro Pointillé di Wassily Kandinsky, precedentemente nella collezione del Guggenheim Museum di New York (stima: $ 250.000 – 350.000); Due cavalli in riva al mare di Giorgio de Chirico, a proposito di capolavori mussali (stima: $ 350.000 – 450.000); e ancora Society Woman di Fernando Botero, anno 2003 (stima: $ 800.000 – 1.200.000), mentre una scultura dello stesso artista, Man on Horse, sfida il mercato con una valutazione pre-incanto di $ 1.000.000 – 1.500.000.

Fernando Botero, Society Woman (estimate $800,000-1,200,000). Courtesy of Sotheby’s

Ma non ci sono solo opere moderne nell’offerta di febbraio, Sotheby’s include Machine Hallucinations: Mars di Refik Anadol, un monumentale dipinto di intelligenza artificiale che si basa sui dati di un telescopio spaziale (stima: $ 800.000 – 1.200.000). In bella compagnia con una sfilza di beni di lusso, dalla schiera di iconiche borse Birkin al prototipo Richard Mille, quello realizzato come pezzo unico, in titanio e ultraleggero, per lo sprinter campione del mondo Yohan Blake e da lui indossato alle Olimpiadi (stima: $ 1.000.000 – 1.500.000).

Per chiudere in bellezza, anche una serie di dipinti magistrali dell’arte araba – lo sguardo, come da migliore tradizione, è quello glocal, globale e locale insieme. È il caso del capolavoro definitivo di Louay Kayyali, Then What??, che si prevede raggiungerà un record d’asta. «Questa tela espressiva del 1965», spiegano da Sotheby’s, «esplora temi di esilio, trauma e guerra, in relazione alla difficile situazione dei rifugiati palestinesi. L’opera sarà offerta dalla prestigiosa Samawi Collection, una delle più grandi e più longeve collezioni private di arte araba, iraniana e turca moderna e contemporanea». La stima? $ 500.000 – 700.000. Dalla stessa collezione proviene Blue Trap in a Railroad Station di Samia Halaby, una delle opere più grandi e importanti dell’artista ad essere messe all’asta. «Nata nel 1936 a Gerusalemme e trasferita a Beirut nel 1948, Halaby si trasferì in seguito negli Stati Uniti, dove fu la prima professoressa donna alla divisione Belle Arti della Yale School of Arts», prosegue il comunicato della casa. «Un’esplorazione magistrale della geometria e della prospettiva, quest’opera riflette la sua esperienza di luce e movimento mentre viaggiava regolarmente in treno tra New York e New Haven per insegnare». Il pronostico di vendita, qui: $ 200.000 – 300.000. Appuntamento a febbraio.

Louay Kayyali, Then What??, 1965 (estimate $500,000-700,000). Courtesy of Sotheby’s
arabia Sotheby's prima asta
Toyin Ojih Odutola, Unspoken Satisfaction (estimate $300,000-400,000). Courtesy of Sotheby’s

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui