-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Espansione a Oriente, ancora e ancora. Dopo i nuovi appuntamenti a Seoul e Bangkok, dopo il ritorno di un’asta in presenza – a 15 anni di distanza dall’ultima volta – a Singapore, dopo le mostre in Vietnam, un nuovo ufficio a Tokyo e una nuova casa a Shanghai dal 2023, Sotheby’s punta i riflettori dritti e accecanti su Hong Kong, «la città che ha ospitato l’azienda in Asia per mezzo secolo». Ed ecco l’annuncio, freschissimo: a partire dal 2024, il colosso di Patrick Drahi avrà una nuova sede al Landmark Chater (una «multi-functional house», la definiscono dalla maison), e insieme anche una nuova sede centrale. Perfettamente in linea con i risultati di vendita dell’anno che sta per finire, d’altronde, con un totale monstre di $ 8 miliardi e vendite d’asta che, solo in Asia, hanno toccato il record di $ 1,1 miliardi (pari al 2021). «I collezionisti asiatici spendono a persona più dei collectors di qualsiasi altra parte del mondo (poco più del 20%)», rivela il consueto report di fine anno di Sotheby’s, «e offrono a testa, in media, circa il 40% in più». Non solo. Nelle vendite globali del 2022, il 68% dei nuovi bidders proveniva da Paesi asiatici. Nessun dubbio, insomma, sull’imminente piano d’azione.
Qualche dettaglio sul nuovo avamposto asiatico, annunciato proprio a ridosso dell’allentamento delle restrizioni Covid in città. Uno spazio a due piani al Central, il principale quartiere finanziario di Hong Kong, con numerosi punti di accesso e un facciata su misura. Una sede espositiva aperta tutto l’anno, vetrina permanente di aste, vendite private, ma anche di tutti quei collectibles disponibili per l’acquisto immediato sulla nuova piattaforma Sotheby’s Buy Now. Un’esperienza immersiva, variegata – c’è perfino un caffè – per un viaggio senza limiti di tempo e di spazio attraverso i lotti delle preview. «Siamo entusiasti di ospitare Sotheby’s nella sua nuova e splendida sede di Hong Kong», rivela alla stampa Nathan Drahi, Direttore Generale Asia. «Riecheggiando il nostro stile di vita, che è la testimonianza di un patrimonio di quasi tre secoli, il nuovo spazio di Sotheby’s incarnerà la nostra visione di una destinazione ampiamente accessibile, coinvolgente e realmente integrata per gli oggetti e le esperienze più straordinarie del mondo».
Non è tutto. Trasferimento in vista nel 2024 anche per gli uffici del quartier generale di Sotheby’s Hong Kong – situato a una fermata di metro di distanza dal Central. Quattro piani «continui e interconnessi», sviluppati da Swire Properties e «destinati a diventare un punto di riferimento per l’arte e la cultura di Hong Kong». Non ci aspettavamo di meno da Sotheby’s, in effetti, con le competitor Christie’s e Phillips che già nel 2021 avevano annunciato uno spostamento nella stessa direzione. Occhi (e investimenti) puntati a Est.