Era il lontano 1992 quando Sotheby’s realizzava la prima asta di pitture indiane, europee e orientali e altre opere d’arte a New Delhi, da allora ha sempre mantenuto un rapporto stretto con l’India, organizzando spesso degli eventi tra Mumbai e New Delhi.
Ora dai piani alti della compagnia arriva l’annuncio: la casa d’aste apre una sede a Mumbai.
La notizia coincide con la preview della prossima asta di Modern and Contemporary South Asian Art, che si terrà a Londra il prossimo ottobre, presso il Taj Mahal Palace Hotel di Mumbai.
Qui Robin Woodhead, presidente di Sotheby’s International, ha dichiarato: «Negli ultimi anni, i collezionisti e acquirenti con sede in India sono diventati sempre più attivi nelle aste internazionali Sotheby’s su un ampio spettro che raccoglie diverse categorie: dall’arte contemporanea impressionista ai gioielli fino agli Old Masters. La nostra decisione di aprire un ufficio a Mumbai testimonia l’importanza dell’India nel business globale. Queste iniziative ci permetteranno di fornire un livello di servizio più sofisticato ai nostri collezionisti e consentire alla società di sviluppare ulteriormente la sua base di clienti e attività nel paese».
Una mossa intelligente visto che negli ultimi anni si è vista una crescita della partecipazione all’asta da parte di clienti indiani, il valore dei loro acquisti solo da Sotheby ‘s è aumentato, in media, del 42% all’anno negli ultimi cinque anni. (Roberta Pucci)
