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Il Pomeriggio di Arianna di Giorgio de Chirico va all’asta da Sotheby’s il prossimo 28 ottobre, star indiscussa dell’incanto di Arte Moderna e Impressionista di New York. Dipinta nel 1913, con un curriculum espositivo che vanta, tra gli altri, la Tate di Londra e il MoMA di New York, l’opera fa parte di una serie di otto capolavori dell’artista di Volos, agli esordi della sua avventura metafisica. Cinque di questi, tra l’altro, sono custoditi in importanti collezioni museali – come quelle del Metropolitan e del Philadelphia Museum of Art – a ulteriore riprova della qualità straordinaria dell’opera proposta da Sotheby’s.
E così, a New York, si respira aria da record: la stima della tela verticale, in asta per la primissima volta, è compresa tra 10 e 15 milioni di dollari e potrebbe strappare il primato al Ritornante del 1919, aggiudicato da Christie’s per 14,1 milioni di dollari. Il soggetto, tra l’altro, è tra i più conosciuti dell’artista, sempre legato ai miti e alle suggestioni antiche.
«Chi, all’infuori di me, sa che cos’è l’Arianna!», si vanta Nietzsche nel suo Ecce Homo, e de Chirico sembra fargli eco, affermando «Sono l’unico uomo che ha capito Nietzsche, tutte le mie opere lo dimostrano»; l’unico, insomma, ad aver carpito il mistero dell’Arianna addormentata, la stessa scultura che è esposta al Louvre, ai Musei Vaticani, nei giardini di Versailles e che, in modo diverso, ossessionerà anche Picasso. De Chirico, però, non la scolpisce, ma la dipinge come un monumento, e la inserisce in una delle sue amate piazze, un po’ erotica, un po’ malinconica, un po’ inquieta, mentre, sullo sfondo, la nave di Teseo si allontana.
Insomma, l’asta del 28 ottobre potrebbe regalare belle sorprese. A sfilare all’incanto, oltre al Pomeriggio di Arianna, anche Black Widow (Nativity), realizzata da Man Ray nel 1915, con una stima compresa tra 5 e 7 milioni di dollari. «Entrambi i capolavori», dichiara Lisa Dennison, presidente di Sotheby’s America, «sono l’epitome della pittura di qualità museale e offrono uno sguardo unico sulla produzione iniziale di questi due artisti visionari».