Un anno fa abbiamo assistito ad una scossa del calendario delle aste primaverili e autunnali, con la decisione di Christie’s di trasformare la settimana delle vendite in un appuntamento unico, concentrando le diverse categorie in una sessione a tema e combinando epoche, stili e linguaggi, in una nuova categoria ibrida.
Sarà stato il successo che Christie’s ha ottenuto da questo esperimento a far capire alla concorrenza che bisognava adeguarsi? Chissà. Sta di fatto che ieri sera Sotheby’s ha annunciato che il prossimo 9 maggio, durante la sessione primaverile, metterà all’incanto una serie di opere del Ventesimo e Ventunesimo secolo, da Monet e Picasso a Andy Warhol e Cindy Sherman, tutte nella stessa sessione. Così, invece di iniziare con la prima settimana dedicata a Impressionisti e Arte Moderna, e seguire poi con le vendite di Arte Contemporanea la settimana successiva, concentrerà tutta l’azione in quattro vendite, due serali e due diurne, in una sola settimana. Le vendite saranno anticipate da una mostra che aprirà il 29 Aprile negli headquarters di Sotheby’s New York.
Nelle dichiarazioni ufficiali nessuno accenna al fatto che era una mossa obbligata, e guidata dalla speranza di pareggiare i conti con l’acerrima nemica Christie’s, che durante le sue due aste tematiche è riuscita a vendere Les Femmes D’Alger di Picasso per 179,4 milioni e Nu Couché di Modigliani per 170,4 milioni.
Tutti invece imputano la scelta al cambiamento del gusto, dei tempi e del collezionismo, mentre nelle dichiarazioni di Sotheby’s si legge che la decisione è stata presa soprattutto per avere la grande occasione di esporre tutta l’arte di due secoli in un unica e prestigiosa location, una “mostra dinamica” che darà l’opportunità ai collezionisti di scegliere tra un Richter e un Picasso. Basta che funzioni! (Roberta Pucci)