Esattamente un anno fa, a Parigi, la primissima edizione di
Surrealism and Its Legacy chiudeva i battenti con un clamore contagioso, scandito da un fatturato da € 33 milioni, un nuovo record per Picabia e una vendita
white glove appena sfiorata, con un solo lotto invenduto e l’inizio di una nuova tradizione (date uno sguardo
qui). Ed eccola la seconda edizione del format:
Sotheby’s torna nella Ville Lumière il 15 marzo con una sfilata di opere in pieno stile sognante, allucinato, surreale. In quella stessa sede che, nell’aprile del 1964, celebrava il 40° anniversario del movimento surrealista, con ospiti noti come
Dalì, Arp, Man Ray, Dorothea Tanning, Victor Brauner, Max Ernst e Magritte. Il top lot della schiera? Anche stavolta il francese
Francis Picabia, con un capolavoro appartenuto nientemeno che a
Duchamp e
Breton.
«Il potere e l’energia del Surrealismo sono rimasti inalterati dall’istante in cui il movimento è esploso oltre 100 anni fa», commenta Thomas Bompard, Head of Sale & Vice-President, Sotheby’s Francia. «Sebbene molti degli artisti pionieri siano stati per molti anni dei “pezzi grossi”», aggiunge, «il mercato internazionale delle grandi opere d’arte surrealista non fa che crescere, alimentato da una nuova generazione di collezionisti d’arte contemporanea, da una forte domanda da parte dei collezionisti asiatici e da un crescente appetito dei collezionisti classici alla ricerca del meglio del meglio».