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Il gran giorno è arrivato. Sotheby’s inaugura il 27 luglio Sotheby’s Maison, il nuovo flagship asiatico a Landmark Chater, proprio nel cuore di Hong Kong. «Un viaggio dalla preistoria ai giorni nostri» – lo descrivono dalla casa – «attraverso più di 20 categorie che abbracciano tutti i continenti e gli sforzi artistici».
Uno spazio poliedrico su due piani (collegati da una sorta di “portale di transizione”), progettato dallo studio di architettura MVRDV di Rotterdam, che racchiude in un’unica struttura una duplice anima, un duplice concetto: al piano terra ospita uno spazio all’avanguardia destinato a esperienze immersive e momenti di contemplazione, dove saranno allestite mostre e spettacoli di livello museale, insieme alle tradizionali preview delle aste programmate durante tutto l’anno. Il primo piano presenta invece un’esperienza di vendita al dettaglio che esplora una serie di arte, lusso e collectibles multi-categoria attraverso 80 milioni di anni di storia, tutti disponibili per l’acquisto immediato. Nessuna differenza tra fossili di dinosauri, gioielli, arte africana, sneaker, disegni e design su misura, c’è tutto nel nuovo flagship di Sotheby’s Hong Kong. Prezzi compresi tra HK$ 5000 a HK$ 50 milioni.
«La nostra Sotheby’s Maison è stata a lungo in fase di realizzazione», dichiara Nathan Drahi, Managing Director of Sotheby’s Asia. «Immaginiamo che questo spazio all’avanguardia a Hong Kong diventi l’epicentro della cultura per i visitatori globali, una destinazione in cui generazioni di appassionati di arte e cultura vengono per interagire e trarre ispirazione da oggetti ed esperienze straordinari».
Sguardo allora alle mostre al piano terra. Si parte da Bodhi: Masterpieces of Monumental Buddhist Art, con sculture buddiste che spaziano dall’antico Gandhara alla corte Ming, attraverso l’era turbolenta delle dinastie del Nord e del Sud, fino ai due periodi Song. Vale a dire una visione completa dello sviluppo dell’arte buddista e del suo profondo impatto sulla vita di milioni di credenti nel corso di due millenni.
Sempre al piano terra, troviamo poi Ice: Two Masterworks on Loan from the Long Museum, che riunisce Eisberg di Gerhard Richter e un’eccezionalmente rara lavapennelli in ceramica Ru realizzata intorno al 1100 in Cina.