-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
C’è un monocromo di Schifano blu notte di cui si erano perse le tracce per quasi 50 anni, forse una dedica a quei riflessi di cielo sui primi palazzi vetrati di Milano (lotto 11, stima: € 800.000-1.000.000). E poi un Domenico Gnoli già noto al pubblico meneghino – si chiama Mise en plis n.1 (1963) ed era esposto, quest’anno, alla retrospettiva di Fondazione Prada (lotto 13, stima: € 800,000-1,200,000). Sotheby’s Milano torna dal vivo il 13 aprile con Contemporary Auction, una sfilata di 52 lotti straordinari che troveranno un nuovo proprietario il prossimo 13 aprile. La particolarità? Il 90% delle opere non è mai passato sotto il martello.
«Ormai da molti anni la nostra offerta di Arte Contemporanea a Milano è caratterizzata non solo da opere dei giganti dell’arte italiana, ma anche da importanti lavori di grandi artisti stranieri», è il commento di Marta Giani, Head of Italian Sales, Contemporary Art, Italy. «I collezionisti italiani si sono sempre dimostrati coraggiosi e lungimiranti, riservando particolare attenzione alle opere di qualità di artisti italiani e internazionali. Da Fontana a Francis, da Morandi a Hirst, passando per Gnoli e Whitney, i lotti offerti in questa stagione testimoniano il grande interesse per questi artisti da parte dei collezionisti di tutto il mondo».
Sono ben due le nature morte di Giorgio Morandi, una del 1948 e l’altra del 1960 – di quelle compassate, eleganti, universali, apprezzate dai collezionisti di tutto il mondo per il loro linguaggio sempre attuale (le stime: lotto 19, € 800.000-1.200.000 e lotto 15, € 600.000-800.000). Immancabile poi Alighiero Boetti, che presenzia con cinque arazzi tra cui Oggi trentesimo giorno dell’ottavo mese dell’anno 1000novecentoottantotto (lotto 6, € 380.000-450.000), ma anche con la bella biro Talvolta luna talvolta sole, costellata di virgole tutt’altro che casuali (lotto 21, stima: € 400.000-600.000).
Altri highlights dell’incanto: un Concetto spaziale, Attesa – in verde – di Lucio Fontana, «impressione di calma spaziale, di rigore cosmico, di serenità nell’infinito» (lotto 4, € 400.000-600.000); una ricercata tela di Alberto Burri, Sacco e nero, con quell’equilibrio sofferto tra rovina e ricostruzione (lotto 7, € 250.000-350.000); ancora, un riconoscibile Achrome di Piero Manzoni – «una superficie bianca che è una superficie bianca e basta», la descriveva lui, senza troppi giri di parole (lotto 18, € 500.000-600.000).
Tancredi (lotto 26, € 150,000 – 200,000), Emilio Vedova (lotto 28, € 130,000 – 180,000), Piero Dorazio (lotto 8, € 120,000 – 150,000), Michelangelo Pistoletto (lotto 9, € 180,000 – 250,000). E chiudono il cerchio i grandi nomi internazionali, a partire da Stanley Whitney (lotto 2, € 50.000-70.000), John Chamberlain (lotto 29, € 120.000-180.000), Damien Hirst (lotto 3, € 55.000-70.000) e George Condo (lotto 31, € 60.000-80.000). «Durante la pandemia», commenta Raphaelle Blanga, Head of Department, Contemporary Art, Italy, «i collezionisti italiani hanno accolto calorosamente il nostro rapido passaggio alle aste online e adesso non vediamo l’ora di poterli ospitare nuovamente nelle nostre sale d’asta». Appuntamento al 13 aprile, dal vivo, a Palazzo Serbelloni.